Per gli appassionati di trekking, l'orrido o gola di Bidda Mores, conosciuto anche come su Strintu de Antoni Sanna o gola di Rio is Cioffus, è uno dei tanti suggestivi siti disseminati fra le montagne del Sulcis, nella Sardegna sudoccidentale. L'orrido in questione è un canyon scavato da un torrentello, il Rio is Cioffus, fra le quarziti e le metaclastiti della formazione metamorfico-sedimentaria del Carbonifero che forma il versante orientale dei monti del Sulcis, a ovest di Sarroch. La gola è situata fra rilievi impervi di 400-500 metri di altezza, a sudest della località Bidda Mores, al confine tra i territori comunali di Capoterra e Sarroch.

Nel tratto più suggestivo, situato in territorio di Sarroch, la gola si restringe in un budello di circa 2 metri di larghezza scavato nella quarzite. Il fondo del canyon, a 180-200 metri sul livello del mare, è chiuso fra due pareti verticali di oltre 100 metri di altezza, che più in alto si allargano e si estendono fino a raggiungere punte di 400 metri sul livello del mare. Nel punto più stretto, la parete ovest forma una vistosa sporgenza rocciosa che ad altezza d'uomo chiude quasi completamente il canyon, lasciando fra le due pareti uno strettissimo spazio di circa un metro di larghezza.

Come arrivarci

Per raggiungere il sito è consigliabile evitare la stagione invernale per non incorrere nei periodi di piena che rendono difficilmente accessibile la gola. Il periodo migliore è sicuramente quello primaverile perché il paesaggio offre le suggestive fioriture della macchia mediterranea.

La via di accesso più breve e meno faticosa è dalla strada pedemontana che da Sarroch conduce a Villa San Pietro, in corrispondenza della strada di penetrazione forestale che conduce alla foresta demaniale di Monte Nieddu. Da questo bivio, buona parte del tragitto è percorribile anche in auto, su circa 10 km di strada sterrata. Dopo circa un chilometro, al termine della salita, la strada sterrata si divide in due rami: quello a sinistra scende fino al cantiere abbandonato della diga di Monte Nieddu e prosegue fino alla foresta demaniale, quello a destra, che reca un cartello di divieto di circolazione, si inerpica sul versante settentrionale della valle del Rio Monte Nieddu e conduce alla località Su Spagnolu, una vallata secondaria che termina proprio in corrispondenza della gola. Si raccomanda prudenza nella guida: la strada è tortuosa con fondo a tratti dissestato e ciottoloso, con strapiombi ripidi di circa 100 metri e senza barriere di protezione.

Dopo una decina di chilometri, la strada si interrompe in prossimità del Medau su Spagnolu. A questo punto si prosegue a piedi e si scende nella vallata per risalire il torrente indicato nella carta IGM con il toponimo "Canale di Villa Moras". Il percorso è composto da tratti irregolari che attraversano in numerosi punti il torrente, in guadi di facile accesso. Nel tratto finale si abbandona la carrareccia per seguire un sentiero, non sempre evidente, ma abbastanza intuitivo e segnato a intervalli frequenti da piccoli cumuli di pietre. Il tragitto è abbastanza agevole perché non ci sono grandi dislivelli e si percorre in circa tre quarti d'ora a passo non troppo sostenuto.

Alla fine del percorso, il torrentello, immerso in una vegetazione riparia, si dirige verso una parete rocciosa. Si percorre un ultimo tratto fra gli oleandri e qualche macigno da superare e si giunge finalmente al piccolo spiazzo di sabbia e ciottoli che forma il greto del torrente all'uscita dalla gola, fra due imponenti pareti rocciose.

mappa

Dati informativi

Coordinate
Lat. 39° 5' 45.4" N, Long. 8° 55' 23.7" E.
Cartografia di riferimento
Carta I.G.M. 1:25000, Foglio 565, Sezione 2 (Villa San Pietro).
Carmignani et al. (1996) Carta geologica della Sardegna, Servizio Geologico Nazionale.
Geologia
Successione dell'Ordoviciano Medio - Carbonifero inferiore della Zona esterna. Formazione di Pala Manna Auct.: alternanze di metaquarziti, metarenarie, metapeliti e metasiltiti, metaconglomerati e brecce; olistoliti e olistostromi della successione siluro-devoniana ("Culm"), Carbonifero inferiore (Carmignani et al., 1996).
Associazioni floristiche
Vegetazione riparia. Macchia termoxerofila di transizione tra l'Oleo-Ceratonion siliquae e l'Oleo-Lentiscetum alternata a garighe e pascoli.
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