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palinofagia

Regime dietetico fondato sull'assunzione di polline.

palpo labiale

Appendice pari e simmetrica del labium, uni o pluriarticolata, inserita su una prominenza del premento detta palpigero (Servadei et al., 1972; Tremblay, 1985). Nei Ditteri, i palpi labiali sono trasformati nei labelli (McAlpine, 1981; Tremblay, 1991).

palpo mascellare

Appendice uni o pluriarticolata inserita su una prominenza dello stipite mascellare detta palpifero (Servadei et al., 1972; McAlpine, 1981; Tremblay, 1985).

papille anali

Estroflessioni carnose dell'ano, variabili in numero, dimensioni e conformazione, presenti nelle larve acquatiche o semiacquatiche di molte famiglie dei Nematoceri (Teskey, 1981; Courtney et al., 2000). In genere sono in numero di 1-4, più o meno allungate, semplici o variamente ramificate, retrattili o permanentemente estroflesse.
Le papille anali hanno primariamente una funzione di regolazione osmotica. In letteratura sono talvolta chiamate branchie tracheali ma la denominazione è inappropriata perché adattate a svolgere la funzione respiratoria solo secondariamente e limitatamente ad alcuni gruppi (Teskey, 1981; Courtney et al., 2000).
Nei Brachiceri, le papille anali sono rare, presenti solo nelle larve di poche famiglie (Courtney et al., 2000).

parafacciale

Sclerite pari e simmetrico della regione facciale che si estende parallelamente al margine anteriore degli occhi (McAlpine, 1981; Merz & Haenni, 2000; Cumming & Wood, 2009; Cerretti, 2010). È separato dallo sclerite facciale dalla sutura frontale.

parafallo

Vedi distifallo.

parafiletico

Detto di linea evolutiva che trae origine da un'unico progenitore ancestrale ma che non comprende tutte le linee discendenti. Ad esempio, il gruppo degli Orthorrhapha è parafiletico in quanto da esso sono esclusi i Cyclorrhapha.

parafisi

Vedi postgoniti.

parameri

Appendici genitali del maschio associate all'ipopigio. Nel tipo primitivo, riscontrabile in parte dei Nematoceri, sono liberi e inseriti alla base dell'edeago, ma spesso si fondono medialmente per formare una struttura impari e mediana. Nella generalità dei Brachiceri si fondono a formare un astuccio (guaina paramerale) che avvolge l'edeago, da cui resta separato solo nei gruppi più primitivi (Sinclair et al., 1994; Sinclair, 2000). In letteratura non c'è un'interpretazione uniforme sulla presenza dei parameri nei Ditteri superiori, con particolare riferimento agli Eremoneura: McAlpine (1981) identifica come parameri appendici che secondo altri Autori non sono omologhe ai parameri delle forme primitive (Griffiths, 1972; Sinclair et al., 1994; Zatwarnicki, 1996; Sinclair, 2000). L'individuazione di veri e propri sinonimi del paramero sensu stricto è perciò subordinata all'interpretazione delle omologie nell'ambito dei Ditteri superiori. Infatti, in letteratura si citano come sinonimi del termine "paramero" nomi alternativi attribuiti a strutture ipopigiali dei Ditteri superiori identificate da McAlpine (1981) come omologhe dei parameri sensu stricto: nella fattispecie, McAlpine (1981), Sinclair (2000), Cumming & Wood (2009) menzionano il termine "parafisi", adottato da Griffiths (1972) e Zatwarnicki (1996), come sinonimo di "paramero", ma riferito in realtà all'interpretazione estesa di McAlpine (1981). A rigore, il termine "parafisi" sarebbe invece sinonimo di postgonite sensu Cumming et al. (1995) (Sinclair, 2000).
Sinonimi:
- placca dorsale sensu Wood (1991) (Sinclair, 2000).

paraprocto

Vedi ipoprocto.

parassitismo

Relazione trofica di convivenza tra due organismi, rispettivamente denominati parassita e ospite, che instaurano uno stretto rapporto anatomico e fisiologico. Nell'accezione stretta del termine, il parassita è privo di vita autonoma e non causa la morte dell'ospite.
Spesso, con il termine "parassitismo" si fa impropriamente riferimento anche alla fitofagia e al parassitoidismo e al parassitismo epizootico.
La fitofagia, per la maggior parte degli insetti, si identifica generalmente in una forma di predazione. Forme limite di transizione tra il parassitismo e la predazione si potrebbero considerare quelle in cui il fitofago, pur conservando la sua individualità, ha uno sviluppo endofitico e induce nella pianta ospite modificazioni istologiche e anatomiche, come nel caso degli insetti galligeni (es. le larve dei Cecidomidi).
Il parassitoidismo è una relazione trofica di transizione tra la predazione e il parassitismo quando il parassitoide ha un rapporto endotrofico (es. le larve dei Tachinidi), mentre è a tutti gli effetti una particolare forma di predazione nel caso dell'ectoparassitoidismo (es. le larve di molti Imenotteri Eulofidi).
Il parassitismo epizootico è altresì da considerarsi una forma di transizione tra predazione e parassitismo, in quanto il parassita mantiene una propria individualità anatomica e fisiologica, pur essendo strettamente associato all'ospite.
Sinonimi:
- simbiosi antagonista.

parassitoidismo

Relazione trofica diffusa fra gli insetti, intermedia fra la predazione e il parassitismo. A differenza dei predatori, i parassitoidi non hanno vita autonoma e in genere si nutrono a spese di una sola vittima. A differenza dei parassiti, i parassitoidi causano la morte della vittima al termine del loro sviluppo.

paratergite

È uno stretto sclerite pari e simmetrico disposto nella parte dorso-laterale del mesotorace dei Ditteri, lateralmente rispetto allo scuto e anteriormente rispetto all'inserzione dell'ala. È separato dallo scuto dalla sutura parapsidale (Colless & McAlpine, 1870 McAlpine, 1981; Merz & Haenni, 2000; Cumming & Wood, 2009). Presenti solo in gruppi primitivi (Nematoceri e parte dei Brachiceri Ortorrafi), si ritiene che siano il residuo vestigiale del prescuto (Colless & McAlpine, 1970; Hennig, 1973).

paurometabolia

Forma di eterometabolia in cui gli stadi giovanili vivono nello stesso ambiente degli adulti e ne condividono il regime dietetico (Servadei et al., 1972; Tremblay, 1985).

pedicello

Secondo segmento dell'antenna.
Per l'omonima struttura del bilanciere, vedi pedicellum.
Sinonimi:
- secondo antennomero.

pedicellum

Braccio del bilanciere, sormontato distalmente dal capitulum (McAlpine, 1981; Tremblay, 1991).
Per l'omonima struttura dell'antenna, vedi pedicello.
Sinonimi:
- stem (McAlpine, 1981).

pene

Vedi organo copulatore.

peripneusti

Insetti provvisti di sistema tracheale peripneustico, dotato di nove paia di spiracoli (Teskey, 1981; Courtney et al., 2000).
Nei Ditteri, sono peripneuste le larve di alcune famiglie dei Bibionomorpha (Cecidomyiidae, Ditomyiidae, Pachyneuridae in parte) e degli Psychodomorpha (Scatopsidae e Canthyloscelididae in parte) (Teskey, 1981; Courtney et al., 2000).

peristoma

Porzione del cranio che delimita l'apertura boccale. Nell'apparato boccale masticatore tipo, si divide in modo evidente in tre tratti, così denominati in ordine cefalo-caudale (Servadei et al., 1972):
- epistoma: corrisponde al margine distale del clipeo ed è compreso fra i due condili in cui si articolano le mandibole ("condili mandibolari");
- pleurostoma: pari e simmetrico, è compreso fra il condilo mandibolare e l'acetabolo in cui si articola la mandibola;
- ipostoma: delimita posteriormente l'apertura boccale e vi si articolano le mascelle e il labium.

peritrema

Cercine sclerificato che delimita all'esterno l'area in cui si apre lo spiracolo tracheale (Servadei et al., 1972; Tremblay, 1985).

piega caliptrale

Ripiegamento del margine posteriore basale della membrana dell'ala che separa la caliptra superiore della caliptra inferiore (McAlpine, 1981).

placca epistomale

Vedi sclerite epistomale.

placca ocellare

Vedi triangolo ocellare.

placca postgenitale

Vedi ipoprocto.

placca subanale

Vedi ipoprocto.

placche frontali

Costituiscono il paio ventrale degli scleriti in cui si dividono le placche fronto-orbitali di alcuni Ditteri Acaliptrati, in continuità con i parafacciali (McAlpine, 1981; Merz & Haenni, 2000; Cumming & Wood, 2009).

placche fronto-orbitali

Nei Ditteri Schizofori sono due regioni simmetriche della fronte sensu stricto che si estendono tra la vitta frontale e il margine dorsale dell'occhio; ciascuna di esse è delimitata superiormente dal vertice e inferiormente dal parafacciale (Colless & McAlpine, 1970; McAlpine, 1981; Merz & Haenni, 2000; Cumming & Wood, 2009).
Nella maggior parte degli Schizofori, le placche fronto-orbitali si presentano come aree marcatamente più sclerificate rispetto alla vitta frontale e recanti una fila di setole (setole fronto-orbitali), di particolare importanza ai fini tassonomici. In alcuni gruppi di Ditteri Acaliptrati (parte di Tephritidae e Agromyzidae) ciascuna di esse si presenta suddivisa in due distinti scleriti: uno dorsale, detto placca orbitale, contiguo al vertice, uno ventrale, detto placca frontale, contiguo al parafacciale (Colless & McAlpine, 1970; McAlpine, 1981; Merz & Haenni, 2000; Cumming & Wood, 2009).
Sinonimi:
- orbite (McAlpine, 1981);
- placche parafrontali (Colless & McAlpine, 1970; McAlpine, 1981; Cumming & Wood, 2009).

placche intranali

Vedi ipoprocto.

placche laterali

Vedi sclerite basale.

placche orbitali

Costituiscono il paio dorsale degli scleriti in cui si dividono le placche fronto-orbitali di alcuni Ditteri Acaliptrati, in continuità con il vertice (McAlpine, 1981; Merz & Haenni, 2000; Cumming & Wood, 2009).

placche parafrontali

Vedi placche fronto-orbitali.

placche posteriori laterali

Vedi sclerite basale.

placche ventrali

Vedi ipoprocto.

placche verticali

Nello scheletro cefalofaringeo delle larve acefale dei Cyclorrhapha sono due armature a sviluppo dorsoventrale contigue ai corni dorsali e ai corni ventrali (Teskey, 1981; Courtney et al., 2000). In genere è debolmente sclerificata e fenestrata. Teskey (1981) faceva riferimento a queste armature come omologhe ai fragmi tentoriali delle larve degli Orthorrhapha, ma Courtney et al. (2000) le considerano derivate da una profonda modificazione dei bracci anteriori e posteriori del tentorio.
Sinonimi:
- fragmi tentoriali sensu Teskey (1981);
- lamine laterali (Tremblay, 1997).

plesiomorfia

Carattere primitivo presente in un clade e nei suoi progenitori ancestrali. La ricorrenza di una plesiomorfia in più cladi è detta simplesiomorfia e non è indice di parentela stretta.

pleura

Regione morfologica laterale dei segmenti toracici, pari e simmetrica, generalmente suddivisa in più scleriti, sulla quale si articolano superiormente l'ala e inferiormente la zampa ( (Servadei et al., 1972; Tremblay, 1985).

pleurotergite

Vedi laterotergite.

polifagia

Comportamento trofico di una specie che si nutre a spese di un'ampia varietà di specie anche filogeneticamente distanti fra loro.

polipoda

Vedi eruciforme.

pompa faringea

Vedi faringe.

pompa spermatica

Organo accessorio del pene maschile, posizionato alla sua base (McAlpine, 1981; Sinclair, 2000; Cumming & Wood, 2009). È composto dalla vescicola spermatica e dall'apodema eiaculatorio. Svolge la funzione di accumulo dello sperma per poi iniettarlo nell'endofallo all'atto dell'inseminazione. Nella generalità dei Ciclorrafi e in alcuni Ortorrafi, è separato dall'endofallo per l'interposizione di un dotto spermatico.
Sinonimi:
- bulbo eiaculatorio (McAlpine, 1981);
- eiaculatore (McAlpine, 1981);
- pompa eiaculatrice (McAlpine, 1981);
- vescica genitale (Sinclair, 2000; Cumming & Wood, 2009).

ponte dorsale

Nello scheletro cefalofaringeo delle larve acefale dei Cyclorrhapha è una piccola connessione trasversale che unisce anteriormente i due corni dorsali (Teskey, 1981; Courtney et al., 2000). In genere è debolmente sclerificata e fenestrata.
Sinonimi:
- arco dorsale (Tremblay, 1997).

ponte ipostomale

Nelle larve eucefale di alcuni Nematoceri è una barra trasversale sclerificata derivata dalla fusione ventrale dei margini subgenali delle gene ed è una struttura che rinforza ventralmente la capsula cefalica conferendole rigidità (Teskey, 1981; Courtney et al., 2000).
Sinonimi:
- ponte subgenale sensu Courtney et al. (2000);
- ponte ventrale sensu Courtney et al. (2000).

ponte subgenale

Vedi ponte ipostomale.

ponte tentoriale

Armatura chitinizzata trasversale dell'endoscheletro cefalico degli Insetti, facente parte della struttura primitiva del tentorio (Servadei et al., 1972; Tremblay, 1985). Nella condizione ancestrale, si forma per unione mediale delle estremità posteriori dei due bracci tentoriali anteriori.
Sinonimi:
- barra tentoriale (Servadei et al., 1972).

ponte ventrale

Vedi ponte ipostomale.

post-tarso

Vedi acropodio.

postaddome

Vedi ipopigio.

postfronte

In Ditterologia è un termine specifico adottato come sinonimo di fronte (Colless & McAlpine, 1970).
Il termine "fronte", per i Ditteri, fa infatti riferimento ad una regione più circoscritta rispetto all'accezione in Entomologia generale (Colless & McAlpine, 1970; McAlpine, 1981; Matile, 1993; Merz & Haenni, 2000; Cumming & Wood, 2009; Bertollo & Sommaggio, 2012).
Sinonimi:
- fronte sensu scricto in Ditterologia.

postgena

Regione morfologica del capo corrispondente ai due scleriti ventrali che si estendono nella parte ventrale del lato posteriore (Colless & McAlpine, 1970; McAlpine, 1981; Matile, 1993; Merz & Haenni, 2000; Cumming & Wood, 2009).

postgoniti

Termine, proposto da Crampton (1944), che fa riferimento ad appendici pari dell'ipopigio degli Eremoneura, posizionate dopo il fallo. La loro origine è incerta e non universalmente condivisa in letteratura:
- McAlpine (1981) le riteneva appendici omologhe ai parameri dei Ditteri inferiori (McAlpine, 1981; Sinclair, 2000; Cumming & Wood, 2009).
- Cumming et al. (1995) le ritenevano derivate dal primitivo gonostilo (Sinclair, 2000; Cumming & Wood, 2009).
- Cumming & Sinclair (1996) rividero la precedente interpretazione e ne attribuirono un'origine ex novo dalla porzione gonocoxale del complesso ipandriale, ipotesi definitivamente adottata dai tre Autori (Sinclair, 2000; Cumming & Wood, 2009).
- Griffiths (1981), in una revisione paritaria delle ipotesi di McAlpine (1981), sconsigliò l'adozione del termine "parameri" nell'ambito dei Ditteri, a causa dell'incerta omologia con i parameri secondo l'accezione dell'Entomologia generale, e propose invece il termine parafisi per la presumibile omologia con i parameri sensu stricto dei Ditteri inferiori (Zatwarnicki, 1996; Sinclair, 2000).
- Zatwarnicki (1996) concorda con l'interpretazione di Griffiths sulla presunta origine dei postgoniti, tuttavia preferisce l'uso del termine "postgonite", più neutrale, proposto da Crampton (Zatwarnicki, 1996).
A prescindere dalle controversie relative alle omologie, gli studiosi che si occupano di Ditteri superiori adottano ampiamente la terminologia introdotta da Crampton, 1944.
Sinonimi:
- parameri sensu McAlpine (1981) in relazione ai Ditteri superiori (Sinclair, 2000, Cumming & Wood, 2009)
- parafisi sensu Griffiths (1981) in relazione ai Ditteri superiori (Zatwarnicki, 1996; Sinclair, 2000; Cumming & Wood, 2009).

posticale

Vedi CuA.

postmento

Segmento prossimale in cui può eventualmente dividersi il labium. A sua volta può suddividersi in un due parti, una basale detta submento e una distale detta mento (Servadei et al., 1972; Tremblay, 1985).
Nei Ditteri, il postmento è fortemente ridotto e indistinguibile dall'insieme labium costituito in gran parte dal premento (McAlpine, 1981).

postnoto

Sclerite toracico corrispondente all'acrotergite. Morfologicamente è il primo sclerite dorsale di un segmento toracico, ma deriva dalla separazione della porzione posteriore del segmento precedente a cui resta comunque unito in seguito alla sclerificazione della membrana intersegmentale secondaria (McAlpine, 1981).
Nel Manual of Nearctic Diptera si indica il postnoto derivato dal pronoto con la denominazione postpronoto, mentre il termine pronoto sensu stricto fa riferimento a quello del mesotorace (McAlpine, 1981)

postpronoto

Primo sclerite morfologico del mesonoto, derivato dall'acrotergite del pronoto. Nella maggior parte dei Ditteri è ridotto a due lobi laterali detti calli omerali o lobi postpronotali (McAlpine, 1981; Merz & Haenni, 2000; Cumming & Wood, 2009).
Sinonimi:
- pronoto posteriore (Colless & McAlpine, 1970; McAlpine, 1981).

predazione

Relazione trofica tra due organismi, detti rispettivamente preda e predatore. Il predatore, capace di vita autonoma, cattura e uccide la preda per cibarsene.

preepisterno

Vedi catepisterno.

prefaringe

Vedi ipofaringe.

prefronte

Vedi faccia.

pregoniti

Termine, proposto da Crampton (1944), che fa riferimento ad appendici pari dell'ipopigio degli Eremoneura, Si identificano in un paio di lobi dell'ipandrio posizionati anteriormente rispetto al fallo. La loro origine è incerta e oggetto di interpretazioni differenti:
- McAlpine (1981) li cita come sinonimo di gonopodio e, ammettendone l'incerta origine evolutiva, raccomandava l'uso del termine "gonopodio" esteso anche ai Ditteri superiori.
- Cumming et al. (1995) ne ipotizzano l'origine mista dall'ipandrio e dal gonocoxite (Sinclair, 2000; Cumming & Wood, 2009).
- Griffiths (1972) riteneva che i pregoniti fossero parafisi addizionali rispetto alle parafisi sensu stricto (vedi parameri) dei Ditteri inferiori (Zatwarnicki, 1996; Sinclair, 2000).
- Zatwarnicki (1996) ritiene, infine, che i pregoniti derivino da processi ventrali dell'ipandrio.
A prescindere dalle controversie relative alle omologie, gli studiosi che si occupano di Ditteri superiori adottano ampiamente la terminologia introdotta da Crampton, 1944.
Sinonimi:
- gonopodi sensu McAlpine (1981) in relazione ai Ditteri superiori (Sinclair, 2000, Cumming & Wood, 2009);
- proparameri (Sinclair, 2000, Cumming & Wood, 2009);
- scleriti sospensori (Sinclair, 2000, Cumming & Wood, 2009).

prelabrum

Vedi clipeo.

premandibole

Piccoli scleriti associati all'epifaringe presenti in larve eucefale di alcuni Nematoceri (Teskey, 1981; Courtney et al, 2000. Hanno spesso l'aspetto di piccoli pettini e si articolano alle torme.

premento

Segmento distale in cui può eventualmente dividersi il labium. Alla base si articola con il postmento e ad esso sono associati i palpi labiali e il lobi distali (glosse e paraglosse) (Servadei et al., 1972; Tremblay, 1985).
Nei Ditteri costituisce gran parte del labium a causa della riduzione del postmento (McAlpine, 1981).

prescuto

È il primo sclerite, in senso antero-posteriore, derivato dalla suddivisione del noto, separato dallo scuto dalla sutura prescutale (Servadei et al., 1972; McAlpine, 1981). Nei Ditteri si indica con questo termine il prescuto del mesotorace; si individua solo in alcuni Nematocera che hanno conservato l'evidenza della sutura prescutale, mentre nella maggior parte dell'ordine scompare o è indifferenziato rispetto allo scuto. (McAlpine, 1981; Merz & Haenni, 2000).

pretarso

Vedi acropodio.

prima basale

Vedi cellula basale radiale.

prima cellula basale

Vedi cellula basale radiale.

prima cellula costale

Vedi cellula basale costale.

prima cellula cubitale

Vedi cellula cubitale anteriore.

prima costale

Vedi cellula basale costale.

prima seconda mediale

Vedi cellula discale mediale.

primo segmento mascellare

Vedi segmento mascellare.

primo tarsomero

Vedi basitarso.

proboscide

È il complesso dell'apparato boccale di un dittero, comprendente il labium e gli gnatiti in nesso riposti (Colless & McAlpine, 1970; McAlpine, 1981;; Merz & Haenni, 2000; Cumming & Wood, 2009). La conformazione e lo sviluppo sono strettamente associati al regime alimentare.

procefalo

In embriologia è la regione cefalica dell'embrione degli Artropodi che precede l'apertura orale (Snodgrass, 1935). Da essa derivano, negli Insetti, il labrum, il clipeo, la fronte, il vertice, gli occhi, le antenne e, almeno in parte, le gene.
L'assenza di una segmentazione nella struttura definitiva del capo rende difficile l'individuazione della segmentazione primaria e, quindi, dell'origine effettiva degli elementi sincefalici della regione frontale e dorsale del capo. I dubbi vertono sostanzialmente sull'origine da tre o quattro segmenti, di cui uno di questi dovrebbe identificarsi con l'acron (Snodgrass, 1935; Servadei et al., 1972; Richards & Davies, 1977; Gillott, 2005):
1) La presenza di due paia di appendici embrionali rende evidente l'origine da almeno due segmenti di natura metamerica (Snodgrass, 1935), dai quali deriverebbero il primo e il secondo paio di antenne ancestrali, che, nel corso della differenziazione filogenetica, si sono evoluti in appendici di varia natura: il primo paio, perso dai Chelicerati (Aracnidi, Picnogonidi e Merostomi), si sarebbero originate le antenne dei Tracheati (Miriapodi, Insetti ed altri Esapodi) e le antennule dei Crostacei, mentre dal secondo paio, perso dai Tracheati, si sarebbero originati i cheliceri dei Chelicerati e le antenne dei Crostacei. A questi due segmenti si aggiungerebbe un terzo, non metamerico, che si identifica con l'acron.
2) La formazione di tre paia di sacche celomatiche mesodermiche nello sviluppo embrionale di insetti primitivi e la presenza di un terzo paio di appendici procefaliche (evanescenti e anteriori alle due paia antennali), riscontrata negli embrioni di alcuni Tracheati, fa presumere l'origine del procefalo da tre segmenti di natura metamerica, con un terzo somite metamerico, anteriore ai primi due, denominato in letteratura come segmento preantennale (Snodgrass, 1935; Richards & Davies, 1977). Assumendo la presenza dell'acron, il procefalo si formerebbe pertanto con il contributo di quattro somiti, di cui il primo non metamerico.
L'origine da quattro segmenti, tuttavia, non trova riscontro nella segmentazione del sistema nervoso centrale, in quanto il cervello deriva dall'insieme di tre sole coppie di gangli (protocerebro, deutocerebro, tritocerebro). Assumendo pertanto l'esistenza dell'acron e, di conseguenza, la sua associazione morfogenetica al protocerebro, si dovrebbe escludere l'esistenza di un segmento metamerico preantennale. L'interpretazione più diffusa, in effetti, assume la costituzione del procefalo da due somiti metamerici e da un somite non metamerico.

processi alari

Espansioni rinforzate dei margini dello scuto dello scutello e dell'anepimero sulle quali si articolano gli scleriti ascellari (Snodgrass, 1909; McAlpine, 1981). Queste formazioni costituiscono perciò la parte toracica del sistema di articolazione dell'ala al torace:
- processo alare anteriore del noto;
- processo alare posteriore del noto;
- processo alare pleurale.

processi dorsali

Vedi corni dorsali.

processi ventrali

Vedi corni ventrali.

processo alare anteriore del noto

Denominazione proposta formalmente da Snodgrass (1909) che fa riferimento ad un'espansione rinforzata del margine laterale dello scuto sul quale si articola il primo sclerite ascellare. Questo elemento anatomico è parte integrante del complesso sistema di articolazione dell'ala al torace ed è presente, come condizione ancestrale, nella generalità dei Neoptera.
Nei Ditteri, il processo alare anteriore del noto è presente solo nel mesonoto (McAlpine, 1981).
La traduzione in italiano dell'originaria denominazione (anterior notal wing process) si riscontra in Grandi (1920) e altri suoi studi sugli Imenotteri.
Sinonimi:
- procondilo sensu Berlese (Grandi, 1920);
- sclerite supraalare sensu Crampton (Grandi, 1920);
- suralare sensu Crampton (Grandi, 1920).

processo alare mediano del noto

Piccola espansione rinforzata del margine laterale dello scuto, compresa tra il processo anteriore e il posteriore. A differenza di questi due, il mediano non è menzionato da Snodgrass (1909) e non ha rapporti di articolazione con gli scleriti ascellari.
La presenza di questo elemento morfologico-strutturale è indicata da McAlpine (1981) e, su altri insetti, da altri Autori, ma non ho trovato in letteratura informazioni relative ad una sua funzione.

processo alare pleurale

Denominazione, proposta formalmente da Snodgrass (1909), che fa riferimento ad un'espansione rinforzata del margine antero-dorsale dell'anepimero in corrispondenza dell'estremità superiore della sutura pleurale, sulla quale si articola il secondo sclerite ascellare. Questo elemento anatomico è parte integrante del complesso sistema di articolazione dell'ala al torace ed è presente, come condizione ancestrale, nella generalità dei Neoptera. Per il suo sviluppo e la conformazione generalmente clavata, è il più evidente e sviluppato dei processi alari degli scleriti dorsali e laterali del secondo e terzo segmento toracico. La sua struttura e conformazione è talvolta utile ai fini della determinazione tassonomica, pertanto questa struttura è ampiamente menzionata in letteratura.
Nei Ditteri, il processo alare pleurale è presente solo nel mesotorace (McAlpine, 1981; Tremblay, 1985; Cumming & Wood, 2009). Nei Ditteri Caliptrati assume una conformazione a fiasco, formando alla base un vistoso rigonfiamento detto ampulla (Tremblay, 1977; Cerretti, 2010). Questo rigonfiamento è marcato anche nei Sirfidi (McAlpine, 1981; Merz & Haenni, 2000), mentre è poco sviluppato nella generalità dei Nematoceri e nella maggior parte degli Acaliptrati (McAlpine, 1981).
Sinonimi:
- fulcro alifero sensu Berlese (Grandi, 1920);
- processo alare sensu Crampton (Grandi, 1920);
- processo ascendente sensu Lowne (Grandi, 1920);
- subalifer (McAlpine, 1981).

processo alare posteriore del noto

Denominazione proposta formalmente da Snodgrass (1909) che fa riferimento ad un'espansione rinforzata del margine laterale dello scutello sul quale si articola il terzo sclerite ascellare o, quando è presente, il quarto. È parte integrante del complesso sistema di articolazione dell'ala al torace ed è presente, come condizione ancestrale, nella generalità dei Neoptera. In genere ha uno sviluppo più pronunciato rispetto al processo anteriore e può presentarsi digitiforme.
Nei Ditteri è presente solo nel mesonoto e nella maggior parte dell'ordine si articola con il terzo sclerite ascellare (McAlpine, 1981). Bonhag (1949) ha riscontrato nei Tabanidae la presenza di un quarto sclerite che si articola al processo alare posteriore del noto e al terzo sclerite ascellare (McAlpine, 1981). In realtà questo sclerite deriverebbe dal distacco della parte distale del processo alare del noto (McAlpine, 1981).
La traduzione in italiano dell'originaria denominazione (posterior notal wing process) si riscontra in Grandi (1920) e altri suoi studi sugli Imenotteri.
Sinonimi:
- mesocondilo sensu Berlese (Grandi, 1920);
- processo adanale sensu Crampton (Grandi, 1920).

processo basale

Vedi basifallo.

processo distale

Vedi distifallo.

processo ventrolaterale

Vedi distifallo.

procondilo

Vedi processo alare anteriore del noto.

proctiger

Vedi proctigero.

proctigero

Ultimo segmento addominale, più o meno rudimentale, portante i cerci e l'ano.
Nelle femmine è derivato dal decimo urite con l'annessione dell'undicesimo urite ancestrale (Colless & McAlpine, 1970; McAlpine, 1981; Kotrba, 2000). Nei maschi dei Ditteri non è considerato un vero e proprio segmento bensì l'insieme delle strutture postgenitali annesse alla parte dorsale dell'ipopigio e rappresentate dai cerci, dall'ano, dall'ipoprocto e dall'epiprocto (McAlpine, 1981; Wood, 1991; Sinclair, 2000; Cumming & Wood, 2009).
Sinonimi:
- proctiger ;
- segmento anale (McAlpine, 1981; Kotrba, 2000 Cumming & Wood, 2009).

proctodeo

Tratto terminale dell'intestino degli insetti. Si apre posteriormente in corrispondenza dell'ultimo urite con l'apertura anale (Servadei et al., 1972; Tremblay, 1985).

produttore

In un ecosistema è un organismo autotrofo che trae materia ed energia dal biotopo per convertirla in biomassa.

pronoto

Tergite del primo segmento toracico (Servadei et al., 1972; Tremblay, 1985). Nella maggior parte dei Ditteri è ridotto (Merz & Haenni, 2000; Cumming & Wood, 2009).

propleura

Pleura del primo segmento toracico (Servadei et al., 1972; Tremblay, 1985). Nei Ditteri è un'area ridotta, spesso suddivisa in due scleriti, proepisterno e proepimero, rispettivamente anteriore e posteriore (Colless & McAlpine, 1970; McAlpine, 1981; Merz &Haenni, 2000; Cumming & Wood, 2009).

propneusti

Insetti con sistema tracheale propneustico, dotato di un solo paio di spiracoli, in corrispondenza del protorace (Teskey, 1981; Tremblay, 1985; Courtney et al., 2000).
Nei Ditteri, sono propneuste solo le larve di alcuni gruppi circoscritti dei Bibionomorpha appartenenti ai Mycetophiliformia delle famiglie Diadocidiidae e Mycetophilidae (Teskey, 1981; Courtney et al., 2000).

prosteca

Elemento accessorio delle mandibole delle larve eucefale dei Ditteri, frequente nelle forme con movimenti contrapposti delle due appendici su un piano orizzontale (Teskey, 1981; Courtney et al., 2000). Consiste in un ciuffo di peli posizionato sul lato interno di ciascuna mandibola, in corrispondenza della superficie molare, e diretto medialmente verso l'epifaringe. Presumibilmente è usata come spazzola per la pulizia dell'epifaringe.

prosterno

Sternite del primo segmento toracico (Colless & McAlpine, 1970; McAlpine, 1981; Merz &Haenni, 2000; Cumming & Wood, 2009).

protocerebro

Vedi cervello.

protorace

Primo segmento del torace (Servadei et al., 1972; Tremblay, 1985).

pseudoametabolia

Forma di eterometabolia propria di insetti secondariamente atteri: gli stadi giovanili, molto simili agli adulti, frequentano lo stesso ambiente ed hanno la stessa dieta. Lo sviluppo ontogenetico è caratterizzato dall'assensa dello stadio di ninfa (Servadei et al., 1972; Tremblay, 1985).

pseudocefalo

Capo funzionale delle larve acefale dei Cyclorrhapha, con tegumento interamente membranoso, corrispondente alla parte esterna del vero capo (Teskey, 1981; Courtney et al., 2000).
Sinonimi:
- regione cefalica (Courtney et al., 2000);
- segmento cefalico sensu Teskey (1981);
- segmento pseudocefalico (Courtney et al., 2000).

pseudopodi

Appendici non articolate presenti in alcuni tipi di larve, usate come zampe (Servadei et al., 1972).
Sinonimi:
- pseudozampe

pseudozampe

Vedi pseudopodi.

pteralia

Vedi scleriti ascellari.

pteropleuron

Vedi anepimero.

pterostigma

Macchia pigmentata e spesso sclerificata del margine costale dell'ala, localizzata in genere in corrispondenza della confluenza della vena R1 su C o nella cellula r1 (McAlpine, 1981; Tremblay, 1985, Cumming & Wood, 2009). La sua presenza è frequente specialmente nei Nematoceri e nei Brachiceri inferiori (McAlpine, 1981).
Sinonimi:
- stigma (Merz & Haenni, 2000; Cumming & Wood, 2009).

ptilinum

Negli Schizophora è una vescicola della regione frontale che l'adulto usa al momento dello sfarfallamento per disopercolare il pupario: riempendosi di emolinfa, lo ptilinum si dilata esercitando una pressione sulla parete interna del pupario provocando il distacco di un opercolo. Dopo lo sfarfallamento, lo ptilinum viene riassorbito all'interno della cavità cefalica lasciando come traccia la sutura frontale (Colless & McAlpine, 1970; McAlpine, 1981; Tremblay, 1991; Darvas & Fónagy, 2000; Tremblay, 2005; Cumming & Wood, 2009).

pulvilli

Lobi membranosi laterali e simmetrici dell'acropodio, generalmente adattati per aderire a superfici lisce (Colless & McAlpine, 1970; Servadei et al, 1972; McAlpine, 1981; Tremblay, 1885; Merz & Haenni, 2000; Cumming & Wood, 2009). Si articolano a due scleriti laterali detti basipulvilli (McAlpine, 1981).

pupa

Nella metamorfosi completa è lo stadio giovanile quiescente che precede quello di immagine, in cui l'insetto è immobile e non si alimenta (Servadei et al., 1972; Tremblay, 1985).

pupa farata

Vedi fase farata.

pupario

Nei Cyclorrhapha è un involucro a protezione della pupa derivato dalla trasformazione morfostrutturale dell'esuvia dell'ultimo stadio larvale, che subisce una forte sclerificazione (Colless & McAlpine, 1970; Servadei et al., 1972; Tremblay, 1991; Darvas & Fónagy, 2000).

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