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Generalità

Addome di femmina di Culicidae
Fig. 1 - Rappresentazione schematica della morfologia dell'addome di una femmina di culicide.
c: cerci; mp: membrana pleurale; sbp: sclerite subanale o lobo postgenitale; spm: spermateche; spp: sclerite sopranale; spt: spiracoli tracheali; s1-8: sterniti 1-8; t1-8: tergiti 1-8.
Autore: Giancarlo Dessì
(Licenza: Creative Commons BY-NC-SA)

L'addome è la terza regione morfologica, composta primitivamente da 11 segmenti, detti uriti, di cui gli ultimi sono più o meno ridotti e differenziati in strutture morfologiche associate alla funzione riproduttiva. La forma di ogni urite è riconducibile ad un anello composto da uno sclerite dorsale, detto tergite, urotergo o urotergite, e uno ventrale, detto sternite, urosterno o urosternite, interconnessi da una membrana pleurale. Ciascun urite si raccorda a quelli adiacenti per mezzo della membrana intersegmentale.

In tutti i Ditteri l'undicesimo urite, detto proctigero, è rudimentale e ridotto ad un'estremità comprendente un paio di cerci e l'apertura anale. Nell'ambito dell'ordine, tuttavia, si osserva una generale tendenza alla riduzione del numero di uriti che mantengono la tipica conformazione primaria, sia per la fusione degli scleriti di segmenti adiacenti, sia per la marcata modificazione morfologica e strutturale degli ultimi uriti. A causa di queste modificazioni, che possono celare più o meno sensibilmente la suddivisione metamerica primaria, nell'indicazione del numero di uriti si usa spesso la denominazione di uriti apparenti. Le modificazioni più evidenti a carico degli uriti terminali, consistono, nel maschio, nella riduzione ed eventuale coalescenza degli scleriti di segmenti adiacenti e, in molti gruppi, in una torsione assiale combinata con un ripiegamento ventrale di 180°. Nella femmina, invece, gli uriti terminali si trasformano in tubuli inglobati in quelli prossimali ed estroflettibili telescopicamente. La descrizione morfologica dell'addome dei Ditteri, con particolare riferimento a quello dei maschi, discerne perciò fra due distinte regioni:

Addome di femmina di Asilidae
Fig. 2 - Rappresentazione schematica della morfologia dell'addome di una femmina di asilide, sottofamiglia Asilinae: l'ovopositore di sostituzione è in genere affusolato, di colore più scuro, composto dall'ottavo urite e dai successivi e retrattile all'interno del settimo urite.
c: cerci; ov: ovopositore di sostituzione; s1-8: sterniti 1-8; t1-10: tergiti 1-10.
Autore: Giancarlo Dessì
(Licenza: Creative Commons BY-NC-SA)

Nell'ipopigio della femmina, l'apertura genitale è ubicata fra l'ottavo e il nono sternite. A differenza di quanto avviene in molti altri ordini di insetti, le armature genitali della femmina dei Ditteri sono spesso semplificate in quanto la funzione della deposizione delle uova è demandata ad un organo composto dalla modificazione morfologica e strutturale degli uriti terminali. Per tale ragione, l'ipopigio è spesso denominato ovopositore di sostituzione.

Nell'ipopigio del maschio, l'apertura genitale è ubicata nell'organo copulatore, detto anche edeago o pene, posizionato fra il nono e il decimo sternite. L'ipopigio maschile, nella maggior parte dei Ditteri, subisce profonde modificazioni che rendono talvolta incerta o controversa l'interpretazione di alcune omologie fino a condurre a incongruenze terminologiche nella letteratura di riferimento. La specificità di queste modificazioni è tale da rendere l'ipopigio maschile uno dei più importanti, se non esclusivi, elementi morfologici ai fini della determinazione tassonomica e dell'inquadramento filogenetico

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Spiracoli tracheali

Addome di femmina di Tephritoidea
Fig. 3 - Rappresentazione schematica della morfologia dell'addome di una femmina della generalità dei Tephritoidea.
c: cerci fusi; g: guaina retrattile dell'ovopositore; mi: membrana intersegmentale; mp: membrana pleurale; os: oviscapo; spm: spermateche; st: spiracoli tracheali; s1-8: sterniti 1-8; t1+2: sintergite 1+2; t3-8: tergiti 3-8; u7: settimo urite.
Autore: Giancarlo Dessì
(Licenza: Creative Commons BY-NC-SA)

Condizione primitiva nell'ordine dei Ditteri è la presenza di otto paia di spiracoli addominali. Questa condizione si riscontra tuttavia solo nelle femmine di specie o gruppi appartenenti ad alcune famiglie di Nematoceri e di Brachiceri Ortorrafi. Nella maggior parte delle femmine dei Ditteri si hanno al massimo sette paia di spiracoli. Nei maschi, invece, si hanno al massimo sette paia di spiracoli; questo numero massimo è ritenuto da Hennig (1973) una condizione apomorfica dei Ditteri (McAlpine, 1981).

Rispetto alla condizione generale, in molti gruppi, il numero di spiracoli tracheali si riduce a cinque o sei paia per la scomparsa del settimo ed eventualmente del sesto paio, ma eccezionalmente si possono avere anche meno di cinque paia, fino alla completa scomparsa degli spiracoli addominali in alcuni nematoceri (McAlpine, 1981).

Gli spiracoli sono ubicati in corrispondenza della membrana pleurale o dell'estremità laterale dei tergiti.

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Preaddome

Come detto in precedenza, il preaddome è in genere composto dai primi cinque o sei uriti e non presenta particolari differenziazioni strutturali, fatta eccezione per l'eventuale fusione di più scleriti adiacenti.

In molti ditteri, il primo urite è ridotto e può fondersi con il secondo per la coalescenza dei tergiti o degli sterniti o di entrambi. Nei Cyclorrhapha è una condizione generale lo sviluppo rudimentale del primo urite e la conseguente fusione dei primi due tergiti in un unico sclerite detto sintergite. Il primo sternite è invece generalmente ridotto o fuso con il secondo o, meno frequentemente, del tutto assente (McAlpine, 1981).

Addome di femina di Muscidae
Fig. 4 - Rappresentazione schematica della morfologia dell'addome di una femmina della generalità dei Muscidae.
c: cerci; mi: membrana intersegmentale; mp: membrana pleurale; pr: proctigero; st: spiracoli tracheali; s1-8: sterniti 1-8; t1+2: sintergite 1+2; t3-8: tergiti 3-8.
Autore: Giancarlo Dessì
(Licenza: Creative Commons BY-NC-SA)

Eventuali fusioni dei tergiti dei segmenti successivi sono meno frequenti e riguardano pochi gruppi sistematici. Fra questi si citano gli Ptychopteridae, nei quali si ha la coalescenza dei tergiti 2 e 3, e i Tachinidae e i Cryptochetidae, nei quali la fusione può coinvolgere più di due tergiti.

Un carattere morfologico di particolare rilevanza è lo sviluppo laterale dei tergiti del preaddome dei Calyptratae. In questi ditteri, il tergite è convesso ed espanso ai lati fino a coprire completamente la regione pleurale e, in parte, quella ventrale. Conseguenza di questa conformazione è lo sviluppo ridotto degli sterniti.

Fra gli elementi morfologici utili ai fini della determinazione tassonomica, oltre a quelli citati in precedenza, si considera la distribuzione della pigmentazione, che può presentarsi uniforme o a bande trasversali alternate, e la presenza e posizione di setole o altre formazioni tricoidi. La chetotassi del preaddome, in ogni caso, assume un'importanza secondaria rispetto a quella attribuita per il capo, il torace, le zampe e l'ipopigio.

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Ultimo aggiornamento di questa pagina: 28 maggio 2019
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