A - B - C - D - E - F - G - H - I - J - K - L - M - N - O - P - Q - R - S - T - U - V - Z

s

Nel sistema Comstock-Needham è il nome abbreviato con cui si indica una nervatura trasversa dell'ala che si estende tra le ramificazioni primarie del settore radiale (Comstock, 1918a; Servadei et al., 1972; Tremblay, 1985). Per la sua posizione è perciò detta anche settoriale (Comstock, 1918a).
Nel Manual of Nearctic Diptera, McAlpine (1981) definiva erroneamente come "settoriale" la vena trasversa che si estende tra le nervature primarie della radio (R1 e R2), che in realtà, nella terminologia di Comstock (1918a) si identifica con la denominazione trasversa radiale o r (vedi r).
La presenza di questa vena nei Ditteri è incerta: Comstock, 1918b indicava come s un'apparente vena trasversa nella tavola di fig. 358, riferita alla venatura alare del genere Rhynchocephalus Fischer (=Nemestrinus Latreille, Nemestrinidae). Va tuttavia precisato che le più recenti interpretazioni sulla venatura alare dei Nemestrinidae fanno derivare le cosiddette "vene diagonali" della zona subapicale da coalescenze che coinvolgono le nervature longitudinali della regione remigante (Teskey, 1981b; Richter, 1997).
Sinonimi:
- settoriale (Comstock, 1918a; Servadei et al., 1972).

salivarium

Parte della cavità orale in cui sboccano i dotti delle ghiandole salivari. È delimitata dorsalmente e anteriormente dall'ipofaringe (Servadei et al., 1972).

saprofagia

Comportamento trofico basato sull'impiego, come substrato alimentare, di materiali organici in stato più o meno avanzato di decomposizione.
Sinonimi:
- detritivoria.

sapromicetofagia

Vedi micetofagia.

sc-r

È il nome abbreviato con cui si indica una breve nervatura trasversa dell'ala che si estende tra Sc e R1 ricorrente in alcuni gruppi primitivi, sia tra i Ditteri inferiori, sia tra i Brachiceri inferiori. Questa vena non è menzionata da Comstock, 1918a, che, in alcuni disegni riferiti alla venatura dei Ditteri, la indica come ramo posteriore di Sc confluente su R1 (Comstock, 1918b). Analoga identificazione si riscontra in Alexander, 1927 e Hennig, 1954.
L'identificazione come vena trasversa subcostale-radiale è riportata invece da McAlpine, 1981, Merz & Haenni, 2000, Saigusa, 2006, Cumming & Wood, 2009.
Sinonimi:
- Sc2 (Comstock, 1918b; Alexander, 1927; Hennig, 1954);
- vena trasversa subcostale-radiale (McAlpine, 1981; Merz & Haenni, 2000; Cumming & Wood, 2009).

Sc

Nel sistema Comstock-Needham è il nome con cui si indica la seconda nervatura longitudinale in senso antero-posteriore, posizionata nella regione costale tra la Costa e la Radio (Comstock, 1918a; Colless & McAlpine, 1970; Servadei et al., 1972; McAlpine, 1981; Tremblay, 1985; Matile, 1993; Merz & Haenni, 2000; Amorim & Rindal, 2007; Saigusa, 2006; Cumming & Wood, 2009; Cerretti, 2010).
Nella condizione ancestrale si divide in due branche terminali, Sc1 e Sc2, ma nei Ditteri la biforcazione ricorre solo in gruppi primitivi di Nematoceri e Brachiceri, con interpretazioni differenti attribuite all'omologia del ramo posteriore sensu Comstock (1918b) (McAlpine, 1981; Merz & Haenni, 2000; Saigusa, 2006; Cumming & Wood, 2009).
Nell'ambito dell'ordine può avere vari sviluppi. Nella generalità dei Ditteri superiori confluisce sulla Costa, ma in molti gruppi di Ditteri, sia inferiori sia superiori, può interrompersi o unirsi in vari rapporti alla Radio.
Come sinonimo del nome abbreviato, Comstock (1918a) propose anche la denominazione Subcosta sensu Redtenbacher (1886), ampiamente usata in letteratura.
Sinonimi:
- ausiliaria sensu Loew e Williston (Alexander, 1929; Colless & McAlpine, 1970);
- mediastinale sensu Schiner (Alexander, 1929; Colless & McAlpine, 1970);
- Subcosta (sost.) o subcostale (agg.) sensu Redtenbacher e Comstock (Comstock, 1918a; Colless & McAlpine, 1970; Servadei et al., 1972; McAlpine, 1981; Tremblay, 1985; Matile, 1993; Merz & Haenni, 2000; Cumming & Wood, 2009).

scabellum

Base del bilanciere, articolata al metatorace e portante i sensilli propriocettori. (McAlpine, 1981; Tremblay, 1991).
Sinonimi:
- base (McAlpine, 1981)

scapo

Primo segmento dell'antenna (Colless & McAlpine, 1970; Servadei et al., 1972; McAlpine, 1981; Tremblay, 1985; Matile, 1993; Merz & Haenni, 2000; Cumming & Wood, 2009; Cerretti, 2010).
Sinonimi:
- primo antennomero.

scheletro cefalico

Vedi scheletro cefalofaringeo.

scheletro cefalo-faringeo

Vedi scheletro cefalofaringeo.

scheletro cefalofaringeo

È una struttura anatomica interna, con vari gradi di sclerificazione, altamente specializzata ed esclusiva delle larve acefale dei Ditteri Ciclorrafi, derivata dall'integrazione strutturale di elementi morfologici esterni (regione oculare e appendici boccali), dell'endoscheletro cefalico (tentorio), della porzione anteriore del tubo digerente (cibarium) (Colless & McAlpine, 1970; Servadei et al., 1972; Teskey, 1981; Matile, 1993; Tremblay, 1991; Courtney et al., 2000).
Oltre a svolgere la funzione di endoscheletro offrendo il sostegno agli organi interni e la superficie per l'inserzione ai muscoli, sostituendosi del tutto all'esoscheletro, lo scheletro cefalofaringeo costituisce anche l'apparato boccale di queste larve assolvendo alle funzioni di assunzione degli alimenti (raschiamento, perforazione, lacerazione, suzione, filtrazione). Sotto l'aspetto funzionale lo si può assimilare ad un apparato perforante-succhiatore o succhiatore.
Strutturalmente è composto, in senso antero-posteriore, dagli uncini boccali, dallo sclerite intermedio e dallo sclerite basale (Courtney et al., 2000).
Sinonimi:
- apparato buccofaringeo (Courtney et al., 2000);
- apparato cefalo-faringeo o cefalofaringeo (Servadei et al., 1972; Courtney et al., 2000);
- armatura boccale (Courtney et al., 2000);
- cephaloskeleton sensu Courtney et al. (2000);
- scheletro cefalico (Courtney et al., 2000);
- scheletro del capo (Courtney et al., 2000);
- scheletro faringeo (Colless & McAlpine, 1970; Courtney et al., 2000);
- scleriti cefalofaringei (Courtney et al., 2000).

scheletro del capo

Vedi scheletro cefalofaringeo.

scheletro faringeo

Vedi scheletro cefalofaringeo.

sciame danzante

Sciame composto da un numero elevato di maschi in volo che resta stazionario, ad una certa altezza dal suolo, spesso intorno ad un punto di riferimento visivo rappresentato da un oggetto o un animale (compresi gli umani). Lo sciame danzante eserciterebbe un'attrazione nei confronti delle femmine, pertanto rientra nei comportamenti che caratterizzano la fase di corteggiamento (Oliver, 1981; Tremblay, 1991; Hövemeyer, 2000). Il comportamento ricorre in genere fra i Nematocera e alcuni Orthorrhapha .

sclerite

Placca più o meno sclerotizzata che concorre a formare l'esoscheletro. È connessa agli scleriti adiacenti per mezzo di linee di sutura o da membrane (McAlpine, 1981; Tremblay, 1985).

sclerite a forma di H

Vedi sclerite intermedio.

sclerite anale

Vedi ipoprocto.

sclerite basale

È la parte principale dello scheletro cefalofaringeo delle larve acefale dei Cyclorrhapha, completamente immersa nel torace, che svolge fondamentalmente la duplice funzione di endoscheletro e di pompa aspirante nell'assunzione dell'alimento fluido (Teskey, 1981; Courtney et al., 2000).
La sua origine, sotto l'aspetto filogenetico e morfogenetico, è complessa e non completamente accertata. Alla sua composizione parteciperebbero sia elementi morfoanatomici esterni, derivati presumibilmente dall'acron, sia elementi anatomici interni, derivati dal tentorio e dai segmenti intercalare e mandibolare, secondo quando dedotto da studi sulla morfogenesi nello sviluppo embrionale di Drosophila melanogaster (Courtney et al., 2000; Robertson & Mahaffey, 2009).
È costituito da due armature piatte dorsali (corni dorsali, più o meno divergenti ed espanse posteriormente, che ventralmente si congiungono, per mezzo di due armature verticali derivate dal tentorio (placche verticali), a due scleriti ventrali (corni ventrali) fusi con le pareti del cibarium.
In tutte le larve dei Ciclorrafi inferiori e in quelle di prima età di tutti i Ciclorrafi, la parte ventrale si fonde anteriormente con lo sclerite intermedio formando un unico complesso scheletrico, mentre nelle larve di seconda e terza età degli Schizophora si articola ai suoi bracci posteriori.
La complessa origine di questa struttura ha determinato l'adozione di numerose denominazioni ricorrenti in letteratura, ma Courtney et al. (2000) hanno ritenuto opportuno indicarlo come "sclerite basale", nome che prescinde dalle omologie.
Sinonimi:
- fragma paraclipeale (Courtney et al., 2000);
- placche laterali (Courtney et al., 2000);
- placche posteriori laterali (Courtney et al., 2000);
- sclerite faringeo (Teskey, 1981);
- sclerite faringeo laterale (Courtney et al., 2000);
- sclerite tecale (Courtney et al., 2000);
- sclerite tentoriofaringeo sensu Teskey (1981);
- teca faringosinusale (Teskey, 1981).

sclerite dentale

In molte larve acefale degli Schizophora è un piccolo sclerite posizionato sotto la base di ogni uncino boccale, a cui è strettamente legato (Teskey, 1871; Tremblay, 1997; Courtney et al., 2000). Ad esso si attacca il muscolo adduttore dell'uncino. I due scleriti dentali possono talvolta essere uniti da una barra trasversale (Teskey, 1981).
Sinonimi:
- sclerite dentellato (Courtney et al., 2000);
- sclerite ectostomale (Courtney et al., 2000).

sclerite dentellato

Vedi sclerite dentale.

sclerite ectostomale

Vedi sclerite dentale.

sclerite eiaculatore

Vedi apodema eiaculatorio.

sclerite eiaculatorio

Vedi apodema eiaculatorio.

sclerite epifaringeo

Vedi sclerite epistomale.

sclerite epistomale

Sclerite trasversale mediano della porzione intermedia dello scheletro cefalofaringeo nelle larve acefale dei Cyclorrhapha (Teskey, 1871; Courtney et al., 2000). È posizionato sopra lo sclerite intermedio, all'estremità anteriore delle barre parastomali con le quali è a volte fuso. Contribuisce al sostegno della parete dorsale dell'atrium.
Sinonimi:
- placca epistomale (Courtney et al., 2000);
- sclerite epifaringeo sensu Teskey (1981).

sclerite faringeo

Vedi sclerite basale.

sclerite faringeo laterale

Vedi sclerite basale.

sclerite intermedio

Parte intermedia dello scheletro cefalofaringeo delle larve acefale dei Cyclorrhapha, caratterizzata dalla forma ad H alla vista dorsale o ventrale (Teskey, 1981; Courtney et al., 2000). I due bracci anteriori offrono l'articolazione agli uncini boccali, mentre la barra trasversale sostiene ventralmente l'atrium.
In tutte le larve dei Ciclorrafi inferiori e in quelle di prima età di tutti i Ciclorrafi, lo sclerite intermedio è posteriormente fuso con lo sclerite basale formando un unico complesso scheletrico. Nelle larve di seconda e terza età degli Schizophora, invece, i due bracci posteriori sono articolati all'estremità anteriore dello sclerite basale.
L'incerta omologia di questa struttura è all'origine di un numero elevato di denominazioni specifiche. Teskey (1981) aveva adottato quella di "sclerite ipofaringeo", ma Courtney et al. (2000), non ammettendone l'omologia con l'ipofaringe, hanno ritenuto preferibili denominazioni neutrali come sclerite intermedio e H-shaped sclerite ("sclerite a forma di H") in quanto prescindono dalla sua origine.
Sinonimi:
- arco ipofaringeo (Courtney et al., 2000);
- sclerite a forma di H (Teskey, 1981; Courtney et al., 2000);
- sclerite ipofaringeo (Teskey, 1981; Courtney et al., 2000);
- sclerite ipostomale (Teskey, 1981; Tremblay, 1997; Courtney et al., 2000);
- sclerite labiale (Teskey, 1981; Courtney et al., 2000);
- sclerite labioipofaringeo (Teskey, 1981; Courtney et al., 2000).

sclerite ipofaringeo

Vedi sclerite intermedio.

sclerite ipostomale

Vedi sclerite intermedio.

sclerite labiale

Vedi sclerite intermedio.

sclerite labioipofaringeo

Vedi sclerite intermedio.

sclerite mandibolare basale

Segmento prossimale della mandibola delle larve emicefale dei Brachiceri inferiori sulla cui parte distale si articola l'uncino mandibolare (Teskey, 1981; Courtney et al., 2000). Ha una conformazione a U dovuta alla biforcazione in due bracci posteriori. Il braccio interno che porta l'epicondilo e offre l'attacco ai muscoli mandibolari.

sclerite sopranale

Sclerite dorsale dell'addome della femmina della maggior parte dei Ditteri Ciclorrafi, posizionato dietro il margine posteriore dell'ottavo tergite (Kotrba, 2000). È probabilmente derivato dal nono tergite.

sclerite subanale

Sclerite ventrale dell'addome della femmina della maggior parte dei Ditteri Ciclorrafi, posizionato dietro il margine posteriore dell'ottavo sternite (Kotrba, 2000). È probabilmente derivato dal nono sternite.
Sinonimi:
- sclerite postgenitale (Kotrba, 2000)

sclerite subcostale

È uno sclerite della zona basale dell'ala, fuso con la base della subcosta. La sua estremità prossimale si articola al primo sclerite ascellare (McAlpine, 1981). È posizionato tra la base del costagium e la base della vena stem.

sclerite subepandriale

Nei maschi dei Brachiceri, è un'espansione sclerificata della membrana subepandriale, associata alla guaina paramerale (Cumming et al., 1995; Zatwarnicki, 1996; Sinclair, 2000; Cumming & Wood, 2009). Nei Brachiceri superiori (Eremoneura) evolve in due strutture allungate, dette scleriti bacilliformi, collegate al fallo e ai surstili (Cumming et al., 1995; Sinclair, 2000; Cumming & Wood, 2009).
Sinonimi:
- medandrium sensu Zatwarnicki (1996).

sclerite supraalare

Vedi processo alare anteriore del noto.

sclerite tecale

Vedi sclerite basale.

sclerite tentoriofaringeo

Vedi sclerite basale.

sclerite ventrale

Vedi guaina paramerale.

scleriti ascellari

Sono piccoli scleriti di forma irregolare differenziati alla base dell'ala e sono parte integrante e fondamentale dell'articolazione dell'ala al torace (Snodgrass, 1909; Colless & McAlpine, 1970; Servadei et al., 1972; McAlpine, 1981; Tremblay, 1985; Matile, 1993; Merz & Haenni, 2000; Cumming & Wood, 2009). Si articolano rispettivamente al torace per mezzo dei processi alari e all'ala per mezzo della base delle nervature longitudinali.
Nella maggior parte degli Insetti sono in numero di tre (primo, secondo e terzo sclerite ascellare) ma in alcuni gruppi compare anche un quarto sclerite ascellare. Nei Ditteri, la presenza del quarto sclerite ascellare, derivato dalla parte apicale del processo alare posteriore del noto, è stata riscontrata nei Tabanidae (McAlpine, 1981).
Sinonimi:
- piastre ascellari sensu McAlpine (1981) (Merz & Haenni, 2000; Cumming & Wood, 2009);
- pteralia (Colless & McAlpine, 1970);
- scleriti pterali (Tremblay, 1985).

scleriti bacilliformi

Presenti nei maschi degli Eremoneura, sono un paio di ispessimenti dello sclerite subepandriale posizionati nella parte posteriore dell'ipopigio (Cumming et al., 1995; Zatwarnicki, 1996; Sinclair, 2000; Cumming & Wood, 2009). Si articolano sul lato dorsale del fallo e si dirigono verso il margine posteriore dell'epandrio o i lati mediali della base dei surstili.

scleriti cefalofaringei

Vedi scheletro cefalofaringeo.

scleriti labiali

Nelle larve acefale dei Cyclorrhapha, sono piccoli scleriti, variabili in numero e conformazione, posizionati sotto la parte anteriore dello scheletro cefalofaringeo, tra le basi degli uncini boccali e lo sclerite intermedio (Teskey, 1871; Courtney et al., 2000). Fungono da sostegno ventrale alla parte anteriore dell'atrium.
Generalmente si distingue tra due scleriti labiali anteriori e due posteriori; quelli anteriori possono essere congiunti a formare una barra trasversale. In alcuni gruppi, alcuni di questi scleriti possono assumere particolari caratteristiche morfologiche, ai quali si fa riferimento con specifiche denominazioni, come "sclerite ligulato", "arco ventrale", ecc. (Courtney et al., 2000). Tremblay (1997) chiama "arco liguloide" lo sclerite labiale anteriore e "laminetta ipostomale" quello posteriore.

scleriti mediani

Non sempre presenti, sono due piccoli scleriti della base dell'ala, disposti in posizione distale rispetto al secondo e terzo sclerite ascellare e posteriore rispetto alla vena stem. Si distinguono in due placchette oblunghe (sclerite mediano prossimale e distale) separate da una piega (Servadei et al., 1972; McAlpine, 1981). Questi due scleriti consentono l'articolazione di Media, Cubito e Anali sugli scleriti ascellari.
Sinonimi:
- piastre mediali (Servadei et al., 1972);
- piastre mediane (McAlpine, 1981).

scleriti metacefalici

Strutture sclerificate strette e allungate in senso longitudinale a cui si riduce la parte dorsale della capsula cefalica in molte larve emicefale dei Brachiceri inferiori (Teskey, 1981; Courtney et al., 2000; Tremblay, 2005). Nella letteratura in lingua italiana ho trovato, come unico e occasionale riferimento, la denominazione di scleriti bacilliformi cefalici nel testo di Tremblay (2005), nella descrizione delle larve dei Dolichopodidae, mentre nelle pubblicazioni in inglese generalmente la denominazione metacephalic rods (rod, "asta, barra, stecca") (Teskey, 1981; Courtney et al., 2000).
In genere sono presenti due scleriti simmetrici dorsolaterali, connessi da una cuticola trasparente, ma in alcuni gruppi si riducono ad un unico sclerite mediano (Therevidae, Scenopinidae).
Sinonimi:
- manubrium (Courtney et al., 2000);
- scleriti bacilliformi cefalici (Tremblay, 2005).

scleriti parastomali

Vedi barre parastomali.

scleriti pterali

Vedi scleriti ascellari.

scolopidio

Recettore sensoriale in grado di recepire stimoli complessi come suoni e vibrazioni (fonorecettore), stimoli tattili e variazioni di pressione (meccanorecettore), gradi di flessione di un'articolazione (propriorecettore). In sostanza consiste in un pelo tattile composto da tre cellule allineate che si estende fra due punti di un'invaginazione del tegumento (Servadei, et al., 1972; Tremblay, 1985).

scutello

Quarto sclerite morfologico del noto (Servadei et al., 1972; Tremblay, 1985). Nei Ditteri, il termine fa implicito riferimento allo scutello del secondo segmento toracico ossia al mesoscutello (McAlpine, 1981; Merz & Haenni, 2000; Cumming & Wood, 2009).

scuto

Terzo sclerite morfologico del noto (Servadei et al., 1972; Tremblay, 1985). Nei Ditteri si indica con questo termine lo scuto del mesotorace, che forma gran parte della regione dorsale del torace (McAlpine, 1981; Merz & Haenni, 2000; Cumming & Wood, 2009).

seconda basale

Vedi cellula basale mediale.

seconda cellula basale

Vedi cellula basale mediale.

secondo segmento mascellare

Vedi segmento labiale.

segmentazione meroblastica

Fase iniziale di moltiplicazione dello zigote che porta alla formazione della blastula come si riscontra negli Artropodi (Servadei et al., 1972; Tremblay, 1985). Nel tipo meroblastico la moltiplicazione cellulare interessa solo i nuclei, che condividono un citoplasma comune. Negli Artropodi la segmentazione è confinata nella periferia (segmentazione meroblastica superficiale), con vitello in posizione centrale.

segmenti cefalici

Nella struttura metamerica del corpo degli Insetti, è l'insieme dei somiti primari da cui è originato il capo (Snodgrass, 1935; Servadei et al., 1972). A questi segmenti si fa riferimento dal punto di vista sia filogenetico sia ontogenetico.
Per la generalità degli Artropodi ci sono ancora dubbi e controversie in relazione al numero e alla natura dei segmenti cefalici e all'origine di determinate regioni o appendici cefaliche. Le incertezze derivano dalla difficoltà di correlare la morfologia definitiva delle regioni e delle appendici dorso-frontali del capo (procefalo) alla segmentazione a causa delle deduzioni discordanti derivate da approcci paleontologici, filogenetici, morfoanatomici ed embriologici. Le controversie, in corso da oltre un secolo, non trovano una soluzione neppure alla luce dei metodi di indagine messi a punto negli ultimi decenni, basati sulla biologia molecolare e sull'espressione genica nel corso della morfogenesi. In letteratura si menziona l'origine da sei o sette segmenti primari. Le controversie si riconducono sostanzialmente a tre punti di divergenza (Snodgrass, 1935; Servadei et al., 1972; Richards & Davis, 1977; Gillott, 2005; Scholtz & Edgecombe, 2005; Posnien & Bucher, 2009; Bitsch & Bitsch, 2010):
1) l'esistenza, come condizione ancestrale della generalità degli Artropodi, di una regione anteriore presegmentale (acron) omologa al prostomium preorale degli Anellidi, spesso menzionata, in entomologia, come segmento o regione "labrale" o "clipeolabrale";
2) l'esistenza di un segmento preantennale compreso tra l'acron e il segmento antennale e l'individuazione delle appendici derivate da questo segmento;
3) l'origine delle antenne e, soprattutto, del labrum, ovvero se vere e proprie appendici metameriche oppure escrescenze derivate, rispettivamente, dall'acron o da altri segmenti;
4) la natura procefalica del segmento intercalare, ovvero se questo somite è da considerare preorale come condizione ancestrale oppure derivato da uno spostamento secondario del tritocerebro da una primitiva dislocazione postorale..
. Sulla base della posizione assunta in questi punti di controversia vi sono molteplici interpretazioni riconducibili ad uno dei seguenti tre schemi:
A. Origine da sette segmenti, quattro preorali (acron, preantennale, antennale, intercalare), tre postorali (mandibolare, mascellare, labiale);
B. Origine da sei segmenti, tre preorali (acron, antennale, intercalare) e tre postorali (mandibolare, mascellare, labiale);
C. Origine da sei segmenti, tre preorali (preantennale, antennale, intercalare) e tre postorali (mandibolare, mascellare, labiale).
Conseguenza di queste controversie è la ricorrenza in letteratura di sinonimi o riferimenti alla stessa denominazione ma con differenti accezioni.
Sinonimi:
- somiti cefalici (Snodgrass, 1935; Servadei et al., 1972).

segmento antennale

Nella struttura metamerica del corpo degli Artropodi è il primo dei due somiti metamerici del procefalo di cui è generalmente accertata e condivisa l'esistenza sulla base di evidenze filogenetiche, morfogenetiche, morfologiche e anatomiche (Snodgrass, 1935; Richards & Davies, 1977; Courtney et al., 2000; Gillott, 2005; Scholtz & Edgecombe, 2005; Bitsch & Bitsch, 2010).
L'esistenza di questo segmento è correlata alla presenza della seconda coppia di gangli procefalici (deutocerebro), alla formazione di due sacche celomatiche, alla presenza di due appendici metameriche embrionali, all'innervazione delle antenne da parte del deutocerebro.
Evidenze filogenetiche morfologiche e neuroanatomiche attribuiscono l'origine delle antenne a questo segmento, che sarebbero perciò omologhe al primo paio di antenne dei Crostacei (antennule). I Chelicerati hanno invece perso questo segmento nel corso della loro evoluzione.
La derivazione delle antenne degli Insetti da questo somite non è tuttavia pienamente condivisa in quanto si ipotizza, in alternativa all'interpretazione classica, che queste possano essere appendici non metameriche originate da escrescenze dell'acron (Snodgrass, 1935; Gillott, 2005). Questa ipotesi si basa su un'interpretazione di Snodgrass (1935) che, facendo riferimento ad Autori precedenti, indicava la possibilità che il deutocerebro e le sacche celomatiche preantennali e antennali derivassero da una segmentazione secondaria del primo somite e che, pertanto, questi elementi potessero ritenersi di origine non metamerica. Inoltre, Servadei et al. (1972) fanno riferimento ad un "somite clipeale" e ad un "somite oculo-antennale" rispettivamente come secondo e terzo segmento procefalico. Queste denominazioni, tuttavia, non hanno riscontri con i lavori degli ultimi decenni.
Sinonimi:
- somite o segmento deutocerebrale (Scholtz & Edgecombe, 2005);
- somite o segmento clipeale sensu Servadei et al., 1972.

segmento cefalico

Vedi pseudocefalo.

segmento deutocerebrale

Vedi segmento antennale.

segmento intercalare

Nella struttura metamerica del corpo degli Artropodi è il secondo dei due somiti metamerici del procefalo di cui è generalmente accertata e condivisa l'esistenza sulla base di evidenze filogenetiche, morfogenetiche, morfologiche e anatomiche (Snodgrass, 1935; Richards & Davies, 1977; Courtney et al., 2000; Gillott, 2005; Scholtz & Edgecombe, 2005; Bitsch & Bitsch, 2010).
L'esistenza di questo segmento è correlata alla presenza della terza coppia di gangli procefalici (tritocerebro), alla formazione di due sacche celomatiche, alla presenza di due appendici metameriche embrionali, all'innervazione del labrum, del clipeo e della cavità orale.
Questo segmento origina il secondo paio di appendici metameriche preorali, che evolve nel secondo paio di antenne nei Crostacei e nei cheliceri dei Chelicerati. Nei Tracheati (Miriapodi, Insetti e Esapodi Entognati) il segmento è invece ridotto e ha perso le sue appendici.
Alcuni lavori sostengono l'ipotesi che la {{cita|clypeolabrum|regione clipeolabrale}} derivi dal segmento intercalare, tuttavia non vi sono certezze su questa relazione. Un'altra ipotesi presume che il segmento intercalare sia in realtà il primo segmento postorale diventato secondariamente procefalico a causa della dislocazione dei gangli che originano il tritocerebro in una posizione preorale (Snodgrass, 1935; Scholtz & Edgecombe, 2005; Bitsch & Bitsch, 2010).
Sinonimi:
- secondo segmento antennale (Scholtz & Edgecombe, 2005);
- somite o segmento oculo-antennale sensu Servadei et al., 1972;
- somite o segmento tritocerebrale (Scholtz & Edgecombe, 2005).

segmento labiale

In embriologia è il terzo segmento postorale, le cui appendici si differenziano originando il labium degli Insetti (Snodgrass, 1935). Se esteso alla generalità dei Mandibolati, comprendendo anche i Crostacei, è più appropriata la denominazione di "secondo segmento mascellare", essendo il labium un carattere morfoanatomico proprio degli Esapodi.
Sinonimi:
- secondo segmento mascellare.

segmento labrale

Vedi segmento preantennale.

segmento mandibolare

In embriologia è il primo segmento postorale, le cui appendici si differenziano originando le mandibole nella generalità dei Mandibolati (Crostacei e Tracheati) (Snodgrass, 1935).

segmento mascellare

In embriologia è il secondo segmento postorale, le cui appendici si differenziano originando le mascelle degli Insetti (Snodgrass, 1935). Se esteso alla generalità dei Mandibolati, comprendendo anche i Crostacei, è più appropriata la denominazione di "primo segmento mascellare".
Sinonimi:
- primo segmento mascellare.

segmento preantennale

Nella struttura metamerica del corpo sarebbe il primo di tre somiti metamerici del procefalo (Snodgrass, 1935; Servadei et al., 1972).
L'esistenza di questo segmento si spiegherebbe con la formazione di un terzo paio di sacche celomatiche negli embrioni di insetti primitivi e con la presenza, nell'embrione di alcuni Tracheati, di un terzo paio di appendici anteriore al primo e secondo paio di antenne embrionali (Snodgrass, 1935; Bitsch & Bitsch, 2010). Questa ipotesi, tuttavia, implicherebbe l'esistenza di quattro segmenti preorali se si assume l'esistenza dell'acron (Servadei et al., 1972), condizione che non è compatibile con l'esistenza di tre sole coppie di gangli preorali (Snodgrass, 1935)), oppure che il segmento preantennale comprenderebbe anche gli elementi di origine non metamerica, come i lobi ottici, condizione che esclude l'esistenza dell'acron. L'interpretazione più diffusa è che questo segmento non esista e che tutti gli elementi preantennali siano derivati dall'acron.
Sinonimi:
- clypeolabrum (Bitsch & Bitsch, 2010);
- somite o segmento labrale (Servadei et al., 1972; Bitsch & Bitsch, 2010);
- somite o segmento preantennulare (Bitsch & Bitsch, 2010).

segmento preantennulare

Vedi segmento preantennale.

segmento pseudocefalico

Vedi pseudocefalo.

segmento tarsale prossimale

Vedi basitarso.

segmento tritocerebrale

Vedi segmento intercalare.

sesta longitudinale

Vedi A.

settore radiale

Vedi Rs.

settoriale

Vedi s.

sifone respiratorio

Termine con cui si indica genericamente una struttura tubulare più o meno allungata, a volte retrattile, portante, all'apice, gli spiracoli posteriori delle larve di varie famiglie di Ditteri (Teskey, 1981; Courtney et al., 2000). I sifoni respiratori sono presenti per lo più in forme acquatiche o endoparassitoidi di larve di famiglie dei Brachycera, ma strutture analoghe sono presenti anche in alcune famiglie di Nematocera (Teskey, 1981; Courtney et al., 2000).

simbiosi

Relazione di convivenza, trofica o non, tra due organismi da cui almeno uno trae un vantaggio biologico (simbiosi sensu lato). Le forme trofiche di simbiosi sono il mutualismo (o simbiosi sensu stricto), il commensalismo e il parassitismo (o simbiosi antagonista). Forme non trofiche sono la foresia e l'inquilinismo, nell'accezione stretta di questi termini.

simbiosi antagonista

Vedi parassitismo.

simbiosi mutualistica

Vedi mutualismo.

sinapomorfia

Condivisione esclusiva di un carattere apomorfico fra i cladi che fanno capo allo stesso progenitore comune. Una sinapomorfia è pertanto un'autapomorfia propria del progenitore ancestrale. È un indice fondamentale di parentela stretta.

sintergite

Sclerite dell'addome derivato dalla fusione di più tergiti adiacenti. Questa condizione ricorre nella generalità dei Ditteri Ciclorrafi e in alcuni gruppi di Brachiceri inferiori e coinvolge i tergiti dei primi due segmenti addominali (McAlpine, 1981; Merz & Haenni, 2000; Cumming & Wood, 2009).

sintergosternite

Sclerite dell'addome derivato dalla fusione degli scleriti di due segmenti pregenitali, generalmente gli sterniti 7 e 8 e il tergite 8 (McAlpine, 1981).

sistema Comstock-Needham

È il sistema di nomenclatura della venatura alare maggiormente adottato in ditterologia. Fu ideato nel 1886 da Josef Redtenbacher, perfezionato da John Comstock e George Needham nel 1898 e successivamente riadattato dagli stessi Comstock e Needham e da altri Autori, fino al modello proposto da James F. McAlpine nel Manual of Nearctic Diptera (1981). La terminologia di McAlpine (1981), che in sostanza riprende abbastanza fedelmente la terminologia e la simbologia proposta da Comstock e Needham è quella che ha riscosso il più ampio consenso nella letteratura prodotta dagli anni ottanta in poi.
I criteri fondamentali del sistema nomenclaturale di Comstock-Needham sensu McAlpine (1981) sono i seguenti:
- le nervature longitudinali sono identificate da una o due lettere con l'iniziale maiuscola (es. C, Sc, R, ecc.) o, in alternativa, dai nomi estesi proposti in origine da Redtenbacher (1886) e successivamente adottati da Comstock (1918a). Di ampia diffusione restano comunque le originarie denominazioni date da Redtenbacher (es. costa, subcosta, radio, ecc.);
- le ramificazioni delle nervature longitudinali sono per la maggior parte identificate da un indice numerico, progressivo in ordine antero-posteriore, associato al nome della nervatura da cui originano (es. R1, R2, R3, ecc.);
- le nervature trasverse sono identificate da caratteri minuscoli che fanno riferimento ad un nome proprio (es. h) oppure ai nomi delle nervature longitudinali da loro collegate, separati da un trattino (es. sc-r, r-m, ecc.);
- le cellule prendono generalmente il nome della nervatura che le delimita anteriormente, con i caratteri minuscoli (es. c). Nel modello adottato da McAlpine (1981) fanno eccezione alcune cellule chiuse di particolare rilevanza (es. d, br, bm, dm);
- le cellule delimitate anteriormente dalla biforcazione di una nervatura longitudinale prendono il nome dal ramo posteriore della biforcazione;
- le cellule delimitate anteriormente dalla fusione di due nervature longitudinali prendono il nome dalla nervatura posteriore. A fronte di una sostanziale condivisione sotto l'aspetto terminologico, per quanto concerne l'evoluzione della venatura alare dei Ditteri, non vi è uniformità di interpretazione delle omologie in merito ad alcune ipotesi formulate da Comstock (1918b), perciò si riscontrano in letteratura divergenze sull'identificazione di alcune nervature (per approfondimenti vedi la pagina Ali nella sezione Morfologia e anatomia).

sistema anfipneustico

Sistema tracheale provvisto di due sole paia di spiracoli, ubicati rispettivamente sul protorace e sull'ultimo segmento addominale (Teskey, 1981; Tremblay, 1985; Courtney et al., 2000).
Nei Ditteri, questo sistema si riscontra nelle larve della maggior parte dell'ordine, comprendendo la quasi totalità dei Brachycera e diversi gruppi di Nematocera appartenenti ai Ptychopteromorpha (Tanyderidae), agli Axymyiomorpha (Axymyiidae), agli Psychodomorpha (Anisopodidae, Trichoceridae e Psychodidae in parte) e ai Culicomorpha (Thaumaleidae) (Teskey, 1981; Courtney et al., 2000).

sistema apneustico

Sistema tracheale privo di spiracoli (Teskey, 1981; Tremblay, 1985; Courtney et al., 2000).
Nei Ditteri, questo sistema si riscontra in larve ad habitat acquatico di specie appartententi per lo più alla generalità dei Blephariceromorpha (Nymphomyiidae, Deuterophlebiidae, Blephariceridae), di varie famiglie dei Culicomorpha (Chaoboridae, Simuliidae, Ceratopogonidae e la maggior parte dei Chironomidae) e alcune famiglie di Brachycera (Athericidae e Empididae in parte) (Teskey, 1981; Courtney et al., 2000).

sistema emipneustico

Sistema tracheale provvisto di otto paia di spiracoli, ubicati rispettivamente sul protorace e su sette segmenti addominali (Teskey, 1981; Courtney et al., 2000). Tremblay (1985) usa questa denominazione per riassumere genericamente tutti i sistemi tracheali con 1-2 paia di spiracoli.
Nei Ditteri, questo sistema si riscontra nelle larve di alcune famiglie dei Bibionomorpha, tutte appartenenti al clade dei Mycetophiliformia, fra cui la generalità degli Sciaridae (Teskey, 1981; Courtney et al., 2000).

sistema metapneustico

Sistema tracheale provvisto del solo paio di spiracoli posteriori, ubicati sull'ultimo segmento addominale (Teskey, 1981; Tremblay, 1985; Courtney et al., 2000).
Nei Ditteri, questo sistema è tipico di larve acquatiche o semiacquatiche di alcuni importanti gruppi di Nematoceri (Tipuloidea, Ptychopteridae, Dixidae e Culicidae) (Teskey, 1981; Courtney et al., 2000).

sistema nervoso centrale

Parte principale del sistema nervoso, composta dal cerebro, dallo gnatocerebro e dalla catena gangliare ventrale (Servadei et al., 1972; Tremblay, 1985).

sistema oligopneustico

Sistema tracheale provvisto di una o due paia di spiracoli (Tremblay, 1985; Darvas & Fónagy (2000); Maggenti, 2005). Vi sono compresi i sistemi anfipneustico, propneustico e metapneustico.
Sinonimi
- emipneustico sensu Tremblay (1985);

sistema olopneustico

Sistema tracheale nella sua configurazione primitiva, provvisto di dieci paia di spiracoli, ubicati rispettivamente sul protorace, sul metatorace e su otto segmenti addominali (Teskey, 1981; Tremblay, 1985; Courtney et al., 2000).
Nei Ditteri, questo sistema si riscontra solo nelle larve di due famiglie dei Bibionomorpha (Bibionidae e Pachyneuridae in parte) (Teskey, 1981; Courtney et al., 2000).

sistema peripneustico

Sistema tracheale provvisto di nove paia di spiracoli, ubicati rispettivamente sul protorace e su otto segmenti addominali (Teskey, 1981; Courtney et al., 2000). Tremblay (1985) include in questo tipo anche i sistemi tracheali con otto paia di spiracoli, in cui mancano gli spiracoli posteriori.
Nei Ditteri, questo sistema si riscontra nelle larve di alcune famiglie dei Bibionomorpha (Cecidomyiidae, Ditomyiidae, Pachyneuridae in parte) e degli Psychodomorpha (Scatopsidae e Canthyloscelididae in parte) (Teskey, 1981; Courtney et al., 2000).

sistema polipneustico

Sistema tracheale provvisto di oltre due paia di spiracoli e, quindi, almeno otto paia (Tremblay, 1985; Darvas & Fónagy (2000); Maggenti, 2005). Vi sono compresi i sistemi olopneustico, peripneustico e emipneustico.

sistema propneustico

Sistema tracheale provvisto del solo paio di spiracoli anteriori, ubicati sul protorace (Teskey, 1981; Tremblay, 1985; Courtney et al., 2000).
Nei Ditteri, questo sistema è raro e si riscontra solo nelle larve di alcuni gruppi circoscritti dei Bibionomorpha appartenenti ai Mycetophiliformia delle famiglie Diadocidiidae e Mycetophilidae (Teskey, 1981; Courtney et al., 2000).

sistema simpatico dorsale

Sistema neurovegetativo associato al sistema nervoso centrale che si estende a partire dal capo sopra il canale digerente e, nella porzione cefalica, sotto il cervello (Servadei et al., 1981; Tremblay, 1985; Darvas & Fónagy, 2000). È fondamentalmente deputato al controllo dei movimenti involontari dello stomodeo e del mesentero.
È composto da tre piccoli gangli (frontale, ipocerebrale, stomacale), fra loro connessi da due nervi mediani: il nervo ricorrente si estende dal ganglio frontale al ganglio ipocerebrale, il nervo esofageo si estende dal ganglio ipocerebrale al ganglio stomacale.
Sinonimi:
- sistema nervoso stomatogastrico (Tremblay, 1981; Darvas & Fónagy, 2000)

sistema tracheale

Parte dell'apparato respiratorio, composto dalla rete anastomizzata di trachee e connesso agli spiracoli tracheali (Servadei et al., 1972; Tremblay, 1985).

solco genale

Negli Schizophora è una depressione anteriore della gena in corrispondenza del confine con il parafacciale e della parte ventrale della sutura frontale (McAlpine, 1981; Merz & Haenni, 2000; Cumming & Wood, 2009).
Sinonimi:
- impressione trasversa (McAlpine, 1981);
- vibrissarium (McAlpine, 1981).

solco postoccipitale

Negli adulti e nelle larve eucefale è una leggera depressione del tegumento della capsula cefalica che spesso si estende lungo la cresta postoccipitale (McAlpine, 1981; Teskey, 1981; Courtney et al., 2000).
Sinonimi:
- sutura postoccipitale (McAlpine, 1981).

somite

Unità morfoanatomica del corpo in una struttura metamerica (Servadei et al., 1972; Tremblay, 1985).

somite deutocerebrale

Vedi segmento antennale.

somite intercalare

Vedi segmento intercalare.

somite labiale

Vedi segmento labiale.

somite labrale

Vedi segmento preantennale.

somite mandibolare

Vedi segmento mandibolare.

somite mascellare

Vedi segmento mascellare.

somite preantennale

Vedi segmento preantennale.

somite preantennulare

Vedi segmento preantennale.

somite tritocerebrale

Vedi segmento intercalare.

somiti cefalici

Vedi segmenti cefalici.

spatola sternale

Processo sclerificato del prosterno di molte larve di Cecidomidi, negli stati successivi alla prima età (Teskey, 1981; Gagné, 1981; Tremblay, 1991; Skuhravá, 1997).
Sulla sua funzione vi sono varie interpretazioni (Milne, 1961): come organo di locomozione, di perforazione, fossorio, ecc. Tremblay (1991) riferisce che la spatola sternale è usata dalla larva per spiccare salti, ripiegando il corpo per agganciare la spatola all'ano. Secondo Milne (1961), la principale funzione sarebbe quella di un organo fossorio usato per scavare nel terreno, allo scopo di preparare una cella per l'impupamento (Milne, 1961; Teskey, 1981).

spazzola mandibolare

Sclerite articolato al margine dorsale del braccio interno dello sclerite mandibolare basale delle larve emicefale dei Tabanoidea, provvisto di un fascio di spine apicali (Teskey, 1981; Courtney et al., 2000). Carattere esclusivo di questa superfamiglia, è probabilmente presente in tutti i Tabanoidea (Teskey, 1981).
La sua funzione sarebbe quella di rafforzare l'ancoraggio dell'apparato boccale all'interno della preda dopo la perforazione della cuticola (Teskey, 1981): in condizioni di riposo, la spazzola è posizionata con le spine reclinate sotto una piega cuticolare; in adduzione, all'atto della perforazione del tegumento della preda, la spazzola si protrae in avanti determinando l'erezione delle spine (Courtney et al., 2000).

spermateche

Ricettacoli seminali dell'apparato riproduttore femminile, di vario aspetto e conformazione, impegnati nel mantenimento degli spermatozoi fino al momento della fecondazione (Servadei et al., 1972; Tremblay, 1985). Nei Ditteri sono presenti in numero di 1-3, raramente 4 o assenti, sono provviste di dotti efferenti propri o comuni che sboccano in genere nella parete dorsale della vagina, presso lo sbocco dell'ovidotto comune. In alcuni gruppi primitivi, i dotti efferenti si aprono direttamente all'esterno in corrispondenza del nono sternite (McAlpine, 1981; Kotrba, 2000; Cumming & Wood, 2009).

spermatofori

Capsule gelatinose contenenti gli spermatozoi, trasferite tali e quali dal maschio alla femmina, nel corso dell'accoppiamento, in luogo dell'inseminazione interna (Servadei et al., 1972; Tremblay, 1985). Nei Ditteri ricorre solo in alcuni gruppi di Nematoceri (Culicomorpha, Bibionomorpha) (McAlpine, 1981; Sinclair, 2000; Cumming & Wood, 2009).

spina respiratoria

Organo caudale proprio delle larve acquatiche di poche specie appartenenti ad alcune famiglie (Culicidae, Tabanidae, Syrphidae, Ephydridae), derivato da una conformazione degli spiracoli posteriori adatto a svolgere una funzione perforante: gli spiracoli vengono introdotti all'interno dei tessuti di piante sommerse (steli o radici) allo scopo di prelevare l'aria dai parenchimi aeriferi (Teskey, 1981; Courtney et al., 2000). Per analogia, il termine si può genericamente estendere anche a organi simili presenti in larve endoparassitoidi usati per perforare le trachee dell'ospite (Courtney et al., 2000).

spiracoli addominali

Gli spiracoli tracheali presenti sui segmenti addominali ad eccezione dell'ultimo paio, che, in generale, differisce per funzionalità, struttura e morfologia (Teskey, 1981; Courtney et al., 2000).
In numero di sette paia, generalmente distribuite sui primi sette segmenti addominali, uesti spiracoli sono presenti esclusivamente nel sistema olopneustico e in quelli da esso derivati (peripneustico e emipneustico) e nelle larve dei Ditteri si riscontrano solo in alcuni gruppi di Nematocera.

spiracoli anteriori

Gli spiracoli tracheali presenti nella faccia latero-dorsale del protorace (Teskey, 1981; Courtney et al., 2000). La sua origine è controversa (Courtney et al., 2000): in letteratura è spesso sostenuta l'origine mesotoracica di questi spiracoli, a cui seguirebbe una migrazione sul protorace, ma studi di embriologia non escludono del tutto l'ipotesi che possano essere di origine protoracica. Per questo motivo si ritiene più opportuna la denominazione di spiracoli anteriori (Teskey, 1981; Courtney et al., 2000).
Presenti in tutti i sistemi tracheali, ad eccezione dei metapneusti e degli apneusti, questi spiracoli sono più sviluppati e evidenti rispetto a quelli dei segmenti successivi e la loro morfologia è un utile elemento di determinazione. Nei Nematocera e nei Brachiceri inferiori, questi spiracoli sono sessili e presentano una o più aperture, mentre nei Cyclorrhapha presentano un numero variabile di aperture in corrispondenza di escrescenze cuticolari di varia forma (Courtney et al., 2000).

spiracoli posteriori

Gli spiracoli tracheali presenti in varie posizioni nell'ultimo segmento addominale apparente (Teskey, 1981; Courtney et al., 2000). Poiché l'origine di questo segmento è secondaria, rispetto alla segmentazione primaria, in letteratura si preferisce una denominazione univoca che prescinde dall'effettiva origine di questi spiracoli (Teskey, 1981; Courtney et al., 2000).
Presenti in tutti i sistemi tracheali, ad eccezione dei propneusti, degli emipneusti e degli apneusti, nei Ditteri, questi spiracoli sono più sviluppati e evidenti rispetto a quelli degli altri segmenti addominali e rappresentano, nella generalità dell'ordine, le strutture respiratorie di maggiore importanza nelle larve provviste di spiracoli. Spesso sono associati a evidenti strutture morfologiche e sono perciò utili elementi di determinazione tassonomica.

spiracoli toracici posteriori

Gli spiracoli tracheali presenti sul metatorace (Teskey, 1981; Courtney et al., 2000).
Questi spiracoli sono presenti esclusivamente nel sistema olopneustico, rappresentato, nelle larve dei Ditteri, solo nella famiglia Bibionidae e nel genere Pachyneura Zettersted (Pachyneuridae).

spiracolo tracheale

Apertura del tegumento, in connessione con il sistema tracheale, attraverso la quale si svolgono gli scambi gassosi con l'esterno (Servadei et al., 1972; Tremblay, 1985). Elementi strutturali dello spiracolo sono gli arrangiamenti tegumentali esterni, di cui il più comune è un cercine detto peritrema, l'apertura propriamente detta, una camera filtrante (atrio), un'eventuale valvola di chiusura azionata da muscoli.
Sinonimi:
- stigma (Servadei et al., 1972; Tremblay, 1985).

squama alare

Vedi caliptra superiore.

squama toracica

Vedi caliptra inferiore.

stemmata

Plurale di stemma (in latino, "ghirlanda"), si riferisce all'insieme degli organi visivi delle larve degli Insetti, presenti in numero di 1-7 per lato (Servadei et al, 1972; Tremblay, 1985). Uno stemma è composto da un insieme di cellule fotorecettrici generalmente provvisto di una lente rinfrangente comune, non sempre presente. Nelle forme più rudimentali si riducono ad un'area pigmentata composta da cellule fotorecettrici rivestita dalla cuticola trasparente. Malgrado abbiano l'apparenza di ocelli, gli stemmata sono funzionalmente degli occhi composti, in quanto hanno la stessa struttura degli ommatidi (Tremblay, 1985) e in qualche caso consentono anche la percezione di immagini (Servadei et al., 1972).
Nei Ditteri, stemmata più o meno evidenti sono presenti nella generalità delle larve eucefale dei Nematocera e delle larve emicefale degli Orthorrhapha (Teskey, 1981; Courtney et al., 2000). Le larve acefale dei Cyclorrhapha hanno organi visivi omologhi posizionati nella depressione ottica dello scheletro cefalofaringeo (Teskey, 1981; Courtney et al., 2000), ma solo quelli dei Ciclorrafi inferiori (Aschiza) possono essere riconducibili a rudimentali stemmata, in quanto le cellule visuali delle larve degli Schizophora hanno una struttura differente (Courtney et al., 2000).

sternello

Sclerite ventrale di un segmento toracico, derivato dalla suddivisione dello sterno da parte della sutura sternocostale in uno sclerite anteriore (basisterno) e uno posteriore (sternello) (Servadei et al., 1972). È detto anche furcasternum perché in corrispondenza della sutura sternocostale si proietta all'interno la furca.
Sinonimi:
- furcasternum (McAlpine, 1981)

sternite

Porzione ventrale dell'esoscheletro di ogni segmento toracico e addominale, in genere suddiviso in più scleriti nel torace (Servadei et al., 1972; Tremblay, 1985). Lo sclerite addominale è detto anche urosterno o urosternite.
Sinonimi:
- sterno sensu lato.

sternite 10

Vedi ipoprocto.

sternite 9

Vedi guaina del pene.

sterno

Vedi sternite.

sternopleura

Vedi catepisterno.

sternopleuron

Vedi catepisterno.

sternopleurum

Vedi catepisterno.

stigma

Vedi spiracolo tracheale.

stilo

Parte distale dell'antenna composta dai segmenti successivi al terzo antennomero (McAlpine, 1981Merz & Haenni, 2000(. A differenza dell'arista, nello stilo è evidente la suddivisione metamerica. Nel Manual of Nearctic Diptera, McAlpine (1981) indica la parola "stilo" come sinonimo di {{glo|flagello}}

stipite

Corpo principale della mascella, su cui si articolano i lopi apicali (galea e lacinia) e il palpo mascellare (Servadei et al., 1972; Tremblay, 1985).

stomodeo

È il primo dei tre tratti in cui si suddivide il tubo digerente. È distinto in più tratti, nell'ordine: cibarium, faringe, esofago. Termina con la valvola cardiaca (Servadei et al., 1972; Tremblay, 1985).

subalare

Sclerite pleurale differenziato dall'anepimero sul quale si articola la base dell'ala (McAlpine, 1981; Tremblay, 1985). È parte integrante del sistema di articolazione dell'ala al torace ed è posizionato nella membrana che collega l'inserzione dell'ala con l'anepimero, posteriormente rispetto al processo alare pleurale.

subcosta

Vedi Sc.

subcostale-radiale

Vedi sc-r.

subgena

Nei Ditteri, regione laterale del capo, ridotta ad una stretta banda compresa fra la gena e il margine peristomale (McAlpine, 1981). Altri Autori considerano questa regione parte integrante della gena.

subscutello

Rilievo trasversale convesso differenziato nella porzione anteriore del mediotergite, presente in particolare nella famiglia dei Tachinidae (Colless & McAlpine, 1970; McAlpine, 1981; Tremblay, 1991; Merz & Haenni, 2000; Cumming & Wood, 2009; Cerretti, 2010).
Sinonimi:
- infrascutello (McAlpine, 1981; Merz & Haenni, 2000; Cumming & Wood, 2009);
- postscutello (Colless & McAlpine, 1970; McAlpine, 1981; Tremblay, 1991; Merz & Haenni, 2000; Cumming & Wood, 2009).

suralare

Vedi processo alare anteriore del noto.

surstili

Termine introdotto da Crampton (1923) per fare riferimento ad appendici addominali usate come organi da presa nella copula nei maschi dei Mecoptera e di alcuni Ditteri inferiori. In seguito, il termine fu adottato per fare riferimento ad appendici dorsali analoghe sviluppate secondariamente nel maschio degli Eremoneura, usate sempre come organo da presa nell'atto della copula (McAlpine, 1981; Cumming et al., 1995; Zatwarnicki, 1996; Sinclair, 2000; Cumming & Wood, 2009). Nei Cyclorrhapha si articolano ai margini postero-laterali dell'epandrio, mentre negli Empidoidea si presentano come lobi epandriali non articolati.
Gli Autori interpretano queste appendici come strutture derivate dal tergite 10 (McAlpine, 1981), oppure differenziate da lobi del tergite 9 (epandrio) fusi nel lato mediale con l'estremità degli scleriti bacilliformi (Cumming et al., 1995; Sinclair, 2000), oppure derivate da una migrazione dorsale dei gonostili (Griffiths, 1972; Zatwarnicki, 1996). Allo stato attuale resta perciò incerta e controversa l'omologia di questi organi.
In letteratura sono menzionati spesso con altre denominazioni che fanno fondamentalmente riferimento alla loro funzione prensile.
Sinonimi:
- forcipe (Cumming & Wood, 2009);
- forcipe inferiore (Cumming & Wood, 2009);
- gonostili sensu Zatwarnicki nell'ambito dei Ditteri superiori (Zatwarnicki, 1996; Sinclair, 2000; Cumming & Wood, 2009);
- telomeri sensu Griffiths nell'ambito dei Ditteri superiori (Griffiths, 1972; Zatwarnicki, 1996; Sinclair, 2000);
- valvula lateralis (Cumming & Wood, 2009).

sutura

Porzione del tegumento che separa due scleriti adiacenti, caratterizzata da un minore ispessimento dello strato cuticolare (Servadei et al., 1972; Tremblay, 1985).

sutura anapleurale

Sutura che attraversa l'episterno dividendolo in due scleriti, l'anepisterno, o episterno dorsale, e il katepisterno o episterno ventrale (McAlpine, 1981; Cumming & Wood, 2009). Si interseca con la sutura pleurale.

sutura antecostale

Linea di sutura, derivata dalla metameria primaria, che separa il tergite di un segmento dall'acrotergite del segmento precedente (McAlpine, 1981).

sutura frontale

Nei Ditteri Schizofori è una fessura lasciata dal riassorbimento dello ptilinum che si estende nella regione facciale dell'adulto, descrivendo un tracciato a U rovesciata. Parte dai lati della faccia e si dirige dorsalmente fino a poco sopra l'inserzione delle antenne e separa lo sclerite facciale dai parafacciali e dalla fronte (McAlpine, 1981; Cumming & Wood, 2009.
Sinonimi:
- cicatrice frontale (Tremblay, 1991);
- fessura ptilinale (McAlpine, 1981; Merz & Haenni, 2000; Cumming & Wood, 2009);
- sutura ptilinale (Tremblay, 1991; Merz & Haenni, 2000; Cumming & Wood, 2009).

sutura fronto-clipeale

Vedi sutura frontoclipeale.

sutura frontoclipeale

Linea di sutura che separa il clipeo dalla fronte. Negli adulti dei Ditteri è spesso sostituita da un'area membranosa (McAlpine, 1981). Nelle larve è raramente presente nelle forme eucefale (Teskey, 1981).

sutura pleurale

Linea di sutura, più o meno obliqua, che suddivide la pleura di un segmento toracico in due placche: una anteriore, detta episterno, l'altra posteriore, detta epimero (Colless & McAlpine, 1970; Servadei et al., 1972; McAlpine, 1981; Tremblay, 1991; Merz & Haenni, 2000; Cumming & Wood, 2009).
Sinonimi:
- solco pleurale (Servadei et al., 1972).

sutura postoccipitale

Vedi solco postoccipitale.

sutura ptilinale

Vedi sutura frontale.

sutura scutoscutellare

Sutura trasversale che attraversa il noto separando lo scuto dallo scutello (McAlpine, 1981; Cumming & Wood, 2009).

sutura subgenale

Sutura laterale del capo che prende origine dalla fossetta tentoriale anteriore e si dirige posteriormente separando in parte la gena dalla sottostante subgena (McAlpine, 1981; Cumming & Wood, 2009).

sutura transepimerale

Sutura che attraversa l'epimero dividendolo in due scleriti, l'anepimero, o epimero dorsale, e il katepimero o epimero ventrale (McAlpine, 1981; Cumming & Wood, 2009). Si interseca con la sutura pleurale.

sutura trasversa

Linea di sutura, più o meno completa, che attraversa lo scuto suddividendolo in due regioni, una anteriore (presuturale) e una posteriore (postsuturale) (McAlpine, 1981; Tremblay, 1991; Merz & Haenni, 2000; Cumming & Wood, 2009).

suture frontogenali

Suture disposte simmetricamente ai lati della faccia. Si estendono con un tracciato subverticale dall'angolo vibrissale alle fossette tentoriali anteriori, presso l'inserzione delle antenne (McAlpine, 1981; Cumming & Wood, 2009).

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